C'è chi sussurra, scherzosamente, di aver visto Dorval correre ancora come un forsennato anche dopo il triplice fischio finale. Mehdi, un passato non troppo lontano su campi ben più polverosi di quelli calcati in questi playoff, ha rapito tutti venerdì quando, con una partita tutta accelerazioni e cuore, ha trascinato il Bari verso l'obiettivo. Una prova maiuscola, premiata dalla critica e dallo stesso Mignani che ne ha lodato pubblicamente l'efficacia.

Quella capigliatura inconfondibile. Un fulmine sulla fascia, un moto perpetuo. Iconiche le immagini dei compagni che lo hanno fatto sobbalzare in aria alla fine del match col Sudtirol. Un tributo meritato per Dorval che, di fatto, ha impersonato tutta la fame di un gruppo che ora vuole l'ultimo scatto. Pensare alla crescita di Dorval impone riflessioni profonde: dall'intuizione estiva di Polito, alla bravura del ragazzo, abile a farsi trovare pronto nel momento del bisogno, e ora giunto come meglio non poteva alle partite decisive della stagione.

Incontenibile. Qualche mese fa era arrivata pure una gioia tanto personale quanto condivisa col Bari: la convocazione in Algeria, con la maglia della sua Nazionale. Oggi Dorval pensa in grande e non si pone limiti: ha dimostrato di meritare eccome il torneo cadetto, vuol calcare - presto - il palcoscenico della massima serie. Sarebbe davvero il coronamento massimo di una stagione superlativa. Tutto vero: Dorval corre, e non si ferma!

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 04 giugno 2023 alle 15:00
Autore: Davide Giangaspero
vedi letture
Print