Francesco Ghirelli, presidente della Lega Pro, ha parlato così a La Domenica Sportiva a proposito delle possibilità di ripartenza della terza serie italiana: "La prima partita interrotta è stata Piacenza-Sambenedettese, il 21 febbraio. La notte tra 21 e 22 ho telefonato ai presidenti delle squadre di Veneto e Lombardia, dicendo loro di stare a casa che non si poteva giocare. Abbiamo messo la salute al primo posto. Due giorni fa ho svolto un'assemblea drammaticamente emozionante con tutti i miei 60 club. C'erano presidenti che mi chiedevano di restituire le fideiussioni. Manca la liquidità: questo impianto sociale, quest'esperienza unica, rischia di perdere continuità aziendale. Rischia di esserci una falcidia totale, hanno bisogno di interventi oggi e non domani. Il lavoro di Spadafora, assieme a Gravina, è stato eccezionale. I danni veri saranno nel 2020/21, come si fa ad andare allo stadio? Lì c'è gente che esulta, scalpita per un gol, mi urla nell'orecchio ma non ha la mascherina. Oltre la sicurezza tradizionale, quella per l'ordine pubblico, bisogna averne altra per la sanità, per la gente. Il calcio deve parlare questo linguaggio, altrimenti il più grande gioco popolare fa la fine del Colosseo. Solo che nei nostri stadi non ci andranno più nemmeno i turisti...", le dichiarazioni riprese da tuttomercatoweb.com

Su cosa si possa fare per risolvere questi continui problemi economici: "Prima è la questione della salute. Noi oggi abbiamo gli stadi vuoti, questo è il punto dal quale ripartire. Abbiamo formato un comitato di crisi dal 9 marzo. Nella migliore situazione abbiamo un danno di 20 milioni, ma credo che sarà almeno di 84. Ed è uno scenario conservativo. Che dobbiamo fare, tagliare i costi noi? Ognuno sopra di noi ha una domanda terribile: ce la faremo noi e i nostri cari? Questo è il problema che hanno i miei presidenti e devo capirlo. Non c'è bisogno di urla, e se ci sono devo rispettarle. Sono problemi seri. Se un presidente deve scegliere, tra azienda e calcio scende l'azienda. Per noi, per reggere l'urto, la cassa integrazione è vitale. Almeno fino a novembre, poi faremo interventi nostri in sussidarietà, taglio dei costi. Stiamo lavorando su un piano strategico che risolva questi problemi posti".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 06 aprile 2020 alle 11:00
Autore: Claudio Mele
vedi letture
Print