Il tecnico biancorosso Beppe Iachini, intervenuto in conferenza stampa dopo il successo per 3-1 contro il Lecco nella sua prima partita sulla panchina del Bari, ha affermato: "Dobbiamo continuare così perché non abbiamo fatto nulla, mi è piaciuto l'approccio dei ragazzi, compatto e aggressivo. Abbiamo sbagliato qualcosa in termini di uscita. Il lavoro è appena partito, la strada è lunga".

Iachini ha proseguito: "Empatia con i ragazzi? Io faccio l'allenatore e provo a lavorare su ciascuno di loro, consapevole del fatto che vince il gruppo e non i singoli. Ho dovuto lavorare molto sul fattore psicologico, i ragazzi erano abbattuti e poco sereni, chiedendogli di essere forti sul piano della personalità".

Sulla sua prima partita sulla panchina biancorossa: "C'era un po' di emozione rispetto a quando ero piccolino, mio nonno non ha potuto godere della mia carriera (era tifoso del Bari, Iachini l'ha raccontato ieri, ndr). Ho vissuto con lui i primi anni, mi faceva giocare. Abbiamo bisogno dei tifosi, portiamo l'entusiasmo".

Le condizioni di Sibilli: "C'è stata questa brutta entrata e si è fatto male alla caviglia, siamo rimasti in inferiorità numerica. Vediamo come sta. Ho dovuto sostituire anche Di Cesare perché si toccava un po' dietro".

Iachini ha proseguito: "Ho visto i ragazzi arrivare sempre primi sui palloni, dal primo fino al novantacinquesimo. Normale ci siano scorie da smaltire, l'obiettivo che ci siamo posti è quello di preparare al meglio ogni partita. Dobbiamo diventare una squadra di carogne".

Sul recupero di Maiello: "Viene da un problema fisico molto importante, ma ha cuore e volontà di rientrare il prima possibile".

In chiusura: "Menez è un campione, le gestioni di questi calciatori non sono uguale agli altri. Viene trattato come tutti, ma ogni giocatore ha la sua chiave di ingresso e in questo senso i segnali sono positivi. Voglio fare un complemento a lui e Maiello, è gente con cuore e fame, fattori che hanno permesso di tornare subito nonostante avessero un contratto".

Su Puscas: "L'esperienza mi ha insegnato che con gli anni bisogna pazientare, serve accomapgnare gli attaccanti anche se non sono brillanti. Deve migliorare, ma sono stato premiato perché è arrivato il gol".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 10 febbraio 2024 alle 19:40
Autore: Raffaele Digirolamo
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