Buona la prima per Iachini. Risultato tondo in casa con il Lecco e festeggiamenti a fine partita. Il gol del 3-1 e gli ultimi minuti in 10 per l'infortunio di Sibilli non sciolgono la squadra. Di seguito le parole del nuovo allenatore biancorosso, nel post partita ai microfoni di RadioBari.

Esultanza plateale con i giocatori a fine partita: "Cerco di lavorare anche sul lato psicologico. Volevo che i ragazzi avesso una reazione giusta, nel rispetto di una piazza che merita. I ragazzi hanno risposto bene e hanno portato in campo quanto fatto in settimana."

Reazione rabbiosa sul 3-1 avversario: "Mi sono arrabbiato perchè non abbiamo accorciato per impedire il cross. Per far questo dovremo lavorare sotto l'aspetto dell'intensità, lo raggiuingeremo con il tempo."

Subito un'alchimia importante con la piazza: "Mi son sentito subito bene qui. Sarà per il sangue materno. Aldilà di questo ho sentito affetto e dopo aver detto cose pungenti ai ragazzi, loro hanno dato subito disponibilità. Ho detto ai ragazzi che siamo noi a trascinare i tifosi, dobbiamo far vedere che meritiamo il sostegno. A me piace riempito lo stadio."

Sull'assetto tattico: "Mi piace valutare le caratteristiche dei calciatori, mi piace vestire la squadra sulle caratteristiche dei calciatori. Mandare sugli esterni Sibilli e Menez  non mi sembrava giusto, hanno qualità e possono essere imprevedibili. Abbiamo margini di crescita, andando avanti capiremo come continuare."

Due gol da sviluppi da corner, il pensiero del mister: "Il calcio di oggi si risolve sulle palle inattive. Abbiamo provato tante situazioni, è una cosa in cui credo. Anche alcuni movimenti del basket possono servire per vincere le partite, quando prepari la partita i dettagli sono importanti."

La decisione sui cambi di Di Cesare e Puscas e come sta Sibilli: "Quando ho visto che si toccava ho deciso di toglierlo subito. Non mi andava di togliere Puscas subito, secondo me andava aspettato. L'esperienza mi ha insegnato ad avere pazienza ed è andata bene. Sibilli ha preso una brutta botta alla caviglia, dobbiamo spingere ancora di più per far andare via le nuvole."

La prima esperienza sulla panchina biancorossa e la passione in gara: "Io la vivo così, se mi fermo non sono io (ride ndr). Il dettaglio ti fa rimediare una situazione. Abbiamo tante cose da migliorare. Sono soddisfatto della partita, loro hanno cambiato tanto davanti e potevano metterci in difficoltà. Dovevamo lavorare bene e i ragazzi lo hanno capito. Ma non abbiamo ancora fatto niente!"

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 10 febbraio 2024 alle 19:17
Autore: Luigi Arbore
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