Sono circa 450 le telefonate che intercorrono, nel periodo dell'indagine di calciopoli, tra l'ex dg della Juventus Luciano Moggi e i designatori degli arbitri Paolo Bergamo e Pierluigi Pairetto. E parte delle conversazioni non sono intercettate in quanto avvenivano sulle utenze estere con schede sim «segrete» che il dg bianconero avrebbe fornito ai designatori, secondo l'accusa, per conversazioni riservate. Il dato è stato fornito dal colonello Attilio Auricchio che, verso la fine dell'udienza, ha risposto alle domande dei pm Giuseppe Narducci e Stefano Capuano. Secondo l'investigatore che ha condotto l'indagine «Off side» sugli illeciti nel mondo del calcio, tra Bergamo e Moggi risultano 104 telefonate in entrata e 76 in uscita, sulle utenze riservate 22 in entrata e 2 in uscita oltre a «25 in entrata su cellulare a disposizione»; mentre tra Pairetto e Moggi, 72 in entrata e 128 in uscita, sulle utenze straniere 42 in entrata e 49 in uscita e 12 telefonate «dirette», come ha dichiarato in aula. Auricchio ha anche spiegato che sulle utenze riservate Moggi parlava con i designatori e diversi arbitri mentre non risultano contatti di Moggi con operatori del mercato del calcio. L'ufficiale dei carabinieri ha replicato così a una precedente affermazione della difesa di Moggi, secondo cui le telefonate riservate avevano ad oggetto operazioni di compravendita di calciatori.

Sezione: News / Data: Mar 13 aprile 2010 alle 21:00 / Fonte: ansa
Autore: Andrea Dipalo
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