Domenica il D-Day, o meglio il B-Day. Vincendo al Francioni, sarebbe matematica la promozione in B, il giusto coronamento per un triennio ingeneroso per i galletti al terzo livello calcistico italiano. Annate turbolente e segnate dall'amarezza hanno accompagnato i De Laurentiis in Lega Pro, ma finalmente si vede la luce in fondo al tunnel. A guidare la spedizione di Latina Michele Mignani, ex della gara, che dopo il grande rammarico di aver bloccato la festa biancorossa, esige di ritornate a Bari con la sua squadra in B.

Per farlo occorrerà la migliore prestazione stagionale, a fronte di un avversario lodato in conferenza stampa per il suo spirito battagliero, tutta la copia del proprio tecnico (Di Donato). In casa Bari, però, non si vuole far sfumare un'altra occasione e l'obiettivo è quello di chiudere i giochi, per lasciarsi andare - finalmente - alla festa. Testa e cuore sono sul rettangolo verde: guai a farsi distrarre dai risultati sugli altri campi, che domenica scorsa hanno condizionato la gara di Maita e compagni.

Mignani ha preparato la sfida ancora più minuziosamente delle altre domeniche. Non serve parlare molto in questi casi: a questi livelli ognuno ha dentro di sé le motivazioni giuste. In campo, ovviamente, il miglior undici a disposizione. Cheddira- Antenucci davanti, a centrocampo il consueto trio Maita-Maiello-D'Errico, mentre Di Cesare prenderà il posto al centro accanto a Terranova complice la squalifica di Gigliotti. Il giorno della possibile festa, del resto, non può mancare chi è sceso dalla A alla D per sposare questo progetto. Sulle fasce ancora Celiento e Mazzotta.

Due i grandi dubbi per il tecnico ligure: Botta o Galano? Frattali o Polverino? Nel primo caso bisogna scegliere tra il genio argentino o le motivazioni a mille, di chi otto anni fa c'era e non ha mai dimenticato. Un dilemma amletico, tra due giocatori non in perfette condizioni fisiche, ma che se chiamati in causa scenderanno in campo col coltello tra i denti. In porta, invece, viaggia verso il ritorno Frattali. Per chi da tre anni ha vissuto l'inferno della Lega Pro, sarebbe il giusto riconoscimento alzare in alto le braccia e versare lacrime di gioia. A Latina la giusta resa dei conti, per quello che è stato e che Bari non ha avuto, ma merita. 

Sezione: Copertina / Data: Ven 01 aprile 2022 alle 19:00
Autore: Claudio Mele
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