Il Bari, portando a casa la vittoria con l’Avellino, grazie ad un bel tiro dalla distanza di Maita al 40’, ha festeggiato come si conviene, davanti a 23 mila cuori biancorossi sugli spalti, il tanto agognato approdo in B, già aritmetico dalla scorsa settimana.

Un buon segnale, agli occhi degli appassionati, l’impegno messo in campo dai biancorossi nonostante l’assenza di interessi legati alla classifica, in una gara contro una rivale storica come gli irpini. Lo stesso impegno, di certo, verrà messo in mostra dai galletti anche nelle prossime due sfide di campionato, il derby in  trasferta contro il Taranto e l’ultimo turno tra le mura amiche contro il Palermo.

Un buon viatico, in vista degli ultimi impegni stagionali, con in palio la Supercoppa di C, contro le altre due compagini in grado di vincere gli altri gironi di Lega Pro. Una vittoria, quella odierna degli uomini di Mignani, che fa bene al calcio, reduce, in special modo in questa categoria, da giorni alquanto complicati. Questi 3 punti sono un premio per un gruppo, quello biancorosso, che ha dimostrato anche oggi e lungo tutta la stagione la propria indiscussa superiorità sulle avversarie, come comprovano i risultati raccolti negli scontri diretti.

Un plauso ai pugliesi anche per aver dimostrato, in una gara che poteva essere anche presa sottogamba, di affrontare questo finale di annata in modo leale e corretto, senza regalare nulla a nessun avversario. Atteggiamento mentale che, certamente, si ripeterà anche nel prossimo futuro. In un momento di polemiche, a livello di categoria, con l’esclusione del Catania a pochi match dalla fine e la conseguente rivoluzione in classifica, con l’assurdo effetto di danneggiare maggiormente chi, con gli etnei, aveva messo in cascina più punti degli altri, questa vittoria è una boccata d’aria fresca, anche per gli sconfitti.

Perché, al termine di una gara non trascendentale, con non molte occasioni da gol, comunque si è dimostrato che questo sport resta, nonostante i veleni, il più bello del mondo. Specie quando, a vincere, è la lealtà sportiva. Non sempre è successo, anche a queste latitudini (calcio-scommesse docet). Bella lezione a tutti, firmata dai ragazzi di Mignani.

Sezione: Copertina / Data: Dom 10 aprile 2022 alle 19:50
Autore: Giovanni Gaudenzi
vedi letture
Print