"Quella di domani, per il Bari, può essere la partita della svolta". Una frase che rappresenta uno stato di fatto, alla vigilia di una gara delicatissima come quella contro la Reggiana, ma che è stata messa fra virgolette in quanto mantra che ha accompagnato tutta la prima parte di questa stagione.

Ed è una frase che mai come oggi può essere ripetuta, proprio perché quella svolta non c'è ancora stata. La sensazione, però, è che la sfida del Mapei Stadium sia ancora più delicata di quelle precedenti: i sonori fischi del San Nicola dopo il pari di domenica scorsa contro il Como necessitano un immediato riscatto. Arrivare alla sosta senza aver dato una scossa all'ambiente, inoltre, implicherebbe passare due settimane difficili e pesanti, fattore che impedirebbe di lavorare con serenità.

Già, perché la priorità è proprio evitare una nuova caduta. Quella sì che darebbe una dura botta all'umore collettivo di un gruppo che, nonostante tutto, continua a professare ottimismo nelle proprie potenzialità. Anche Davide Diaw, intervenuto in conferenza stampa in settimana, ha infatti preferito vedere il bicchiere mezzo pieno, sottolineando come la formazione biancorossa non si sia fatta mettere sotto da nessuno.

"Per vincere ci manca poco", sono state le parole dell'attaccante, dai cui piedi passa molto del futuro prossimo biancorosso. L'ex Monza (arrivato per sostituire le marcature mancanti di Cheddira) ci ha messo poco per trovare la via della rete, sfruttando bene una spizzata di Valerio Di Cesare nella gara contro il Como. In fin dei conti, per rinascere serve soprattutto maggiore brillantezza lì davanti: Aramu, Sibilli, Morachioli e compagnia possono dare fantasia, ma Diaw è il profilo che nel curriculum ha non solo la classe ma anche i gol. Che, in questo momento, servono come il pane.

Sezione: Copertina / Data: Ven 06 ottobre 2023 alle 21:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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