In questi giorni il profilo di Fabio Caserta è stato analizzato da molti punti di vista, dato l’imminente e probabile arrivo sulla panchina del Bari. Un dato molto interessante della sua esperienza da allenatore è il legame con i bomber, sempre molto prolifici sotto la sua guida. Nel primo anno da allenatore, il 2017/2018 porta una vecchia conoscenza del Bari, Simone Simeri, a realizzare 12 gol per la Juve Stabia. In quella stagione, peraltro, anche Daniele Paponi e Luigi Canotto misero a segno rispettivamente 10 e 9 gol. Nella stagione successiva fa ripetere Daniele Paponi con 12 reti. Una volta salito in B non salva le vespe ma permette a Francesco Forte di fare 17 gol in 32 partite.

Ritornato in C alla guida del Perugia, riesce a far promuovere la squadra e l’attaccante Jacopo Murano viene valorizzato tra le punte, facendogli segnare 12 gol. Doppia cifra sfiorata per Federico Melchiorri (9 gol).

Anche Gianluca Lapadula mette a segno 13 reti sotto la sua guida nella stagione 21/22. L’italo-peruviano assieme a Gabriele Moncini, con 8 reti, conduce il Benevento ai playoff, perdendo in semifinale.

A Cosenza valorizza il promettente Tutino il quale in 28 presenze a disposizione di Caserta, dato l’esonero a metà stagione, mette a segno 13 gol. Praticamente 1 gol ogni 2 match. Senza poi dimenticare i recenti 17 gol di Pietro Iemmello nella stagione appena passata alla guida del Catanzaro.

Attaccanti esperti, meno esperti, giovani e affermati. Per Fabio Caserta non fa differenza. Per il Bari, invece, potrebbe cambiare tutto. E’ da troppi anni che manca un bomber e il nuovo tecnico potrebbe finalmente valorizzarne uno, a patto che la materia prima abbia delle potenzialità.

Sezione: Copertina / Data: Mar 17 giugno 2025 alle 16:30
Autore: Cosimo Mirizzi
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