Il trenino biancorosso è tornato… Dopo 27 anni dalla sua prima apparizione, meglio non si poteva celebrare il gran gol del centrocampista biancorosso Mattia Maita, nella partita vinta per 1 a 0 dal Bari contro l'Avellino. Minuto 40 del primo tempo, punizione dalla sinistra calciata da Maiello e ribattuta dalla difesa biancoverde, la palla viene intercettata da Maita che controlla di destro il pallone e con una sassata di mezzo esterno indirizzata appena sotto l’incrocio, gonfia la rete e trafigge il portiere avversario. E’ apoteosi Bari, lo stadio è in visibilio. Il capotreno, autore di una rete spettacolare, guida la ripartenza della locomotiva biancorossa. Tutti sotto la nord ad inscenare la storica esultanza ideata dall’ex attaccante colombiano Miguel Angel Guerrero detto anche "Guerrero Paz".
Storicamente la prima apparizione del trenino risale al 25 settembre del 1994, nella vittoriosa trasferta di Padova, quando i galletti si imposero con uno 0-2 grazie alle reti di Gerson e Pedone. L’esultanza dei giocatori baresi ancora in fase di rodaggio viene mal interpretata da un cronista dell’epoca tanto da essere definita una preghiera. Tre settimana più tardi il Bari è in scena alla stadio San Siro, è il 16 ottobre 1994 e i galletti battono l’Inter per due reti a uno. Il secondo gol di Tovalieri lancia il trenino biancorosso che questa volta marcia spedito senza intoppi. Un’esultanza unica spiegata dallo stesso attaccante biancorosso: “L’esultanza del trenino? Abbiamo dovuto lavorarci su parecchio. All’inizio era complesso capire qual’era la posizione giusta di braccia e gambe. Finalmente dopo 3 mesi siamo riusciti a proporlo”.
Ad importare in Italia questa celebre esultanza fu il colombiano ed ex calciatore biancorosso Miguel Angel Guerrero che in un’intervista rilasciata a Repubblica qualche anno fa spiegava l’origine di questa celebre esultanza: “Prima di venire in Italia, giocavo nello Junior de Barranquilla, insieme a Carlos Valderrama, mito del calcio colombiano. In quel periodo, le squadre facevano a gara ad inventarsi qualcosa di diverso per celebrare i gol. Noi scegliemmo il trenino e fu un successo clamoroso, anche perché iniziammo a vincere una partita dopo l’altra. Gli appassionati di calcio ci imitavano ed ogni gol era una festa. Arrivai in Italia nel ’94 e naturalmente in tanti, a cominciare dai miei compagni di squadra andarono a vedere i miei gol sul web. Naturalmente scoprirono quell’esultanza così particolare e ci ripromettemmo di ripeterla con la maglia biancorossa. Prima volta a Bari? Il trenino aveva bisogno di un battesimo che passasse alla storia, e l’occasione propizia è stata il gol di Sandro Tovalieri al Meazza contro l’Inter. I tifosi biancorossi impazzirono di felicità e da quel giorno, tutti i gol importanti vennero celebrati in quel modo”.
Indimenticabile il 2 a 1 dei biancorossi a Brescia, quando gli 11 di Materazzi inscenarono per ben due volte il trenino. La prima volta guidato dal cobra Tovalieri e la seconda volta dopo un’autorete di Baronchelli scambiata per un gol di Igor Protti. L’arbitro Pierluigi Collina nell’occasione rimprovera Amoruso e compagni rei di aver esultato troppo per uno svarione avversario. Nell’occasione anche i tifosi baresi emularono sugli spalti i propri beniamini. Da allora e negli anni a venire diverse saranno le riproposizioni del trenino biancorosso. Guerrero, Tovalieri, Protti e Ventola sicuramente saranno ricordati come i principali attori di quella che sarà per sempre non una semplice esultanza ma la gioia di un intero popolo… Quello biancorosso pronto a ritornare nel calcio che conta con Maita futuro capitano e leader di una squadra impaziente di proseguire il viaggio.
La prossima tappa è la serie B ma la meta sarà un'altra categoria consona ad una piazza come Bari che ancora una volta ha dimostrato di avere fame di grande calcio...
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