L'inizio a stento del Bari in campionato ha motivazioni abbastanza chiare e definite per Stefano Antonelli. L'ex direttore sportivo biancorosso, intercettato in esclusiva dai nostri microfoni, ha così evidenziato gli aspetti chiave su cui il gruppo deve lavorare per raggiungere l'obiettivo promozione: "Vincere è sempre difficile in tutte le categorie. Ai miei occhi la squadra è importantissima, probabilmente la migliore o tra le tre più forti del girone, dove però alcuni calciatori di categoria superiore devono entrare ancora nel meccanismo mentale della C. Prima entri nella dinamica del campionato e meglio è, altrimenti perdi quel terreno che poi non recuperi più. Bisogna solo diminuire questo arco temporale di adattamento". 

Antonelli ha poi elogiato l'operato della dirigenza biancorossa: "Ho una stima infinita di tutto l'entourage del Bari e di Matteo Scala, sono amici, li conosco e stanno lavorando con il cuore. Hanno fatto una grande squadra".

Su Cornacchini: "Nome giusto non lo so ma me lo auguro, in tal caso significherebbe il Bari in B. Tutta l'Italia calcistica aspetta la squadra in cadetteria, questo significherebbe una crescita economica, ma anche di attenzione e brand. In B De Laurentiis diventerebbe ancora più ambizioso"

Una chiosa, infine, sul suo passato in Puglia, evidenziando un pizzico d'amarezza per l'annata condivisa sotto la presidenza Paparesta: "Conosco Bari. Ho lavorato 12 anni nel calcio come dirigente ma è tra le piazze in cui tornerei anche domani mattina. Nonostante abbia avuto un anno tribolato, dove la presidenza aveva fatto fuochi d'artificio di comunicazione ma che probabilmente non poteva fare". 

Sezione: Esclusive / Data: Lun 02 settembre 2019 alle 19:10 / Fonte: dal nostro inviato al Hotel Sheraton di Milano Mario Caprioli
Autore: Gianmaria De Candia
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