Magia e fantasia sulla fascia sinistra (ma all'occorrenza anche a destra), Emanuel Benito Rivas ha incantato per anni la platea barese a suon di giocate strappa applausi. Indimenticabili i numeri da prestigio nella scala del calcio a San Siro, sia contro l’Inter di Mourinho che il Milan dei campionissimi Ronaldinho e Pippo Inzaghi.

Rivas oggi è tornato nella sua Argentina, dove ha un presente da procuratore e si diletta nel tempo libero come fabbro. Resta immutato l’affetto per i colori biancorossi, come ci racconta in esclusiva: “Non ho avuto modo di vedere ancora una partita del Bari, ma seguo assolutamente i galletti ogni domenica. Mi informo sui risultati e vedo come cambia la classifica di giornata in giornata. Penso sia normale, Bari mi è rimasta nel cuore ed è il posto dove ho passato gli anni più belli in Italia. Ho lasciato tanti amici, che mi raccontano sempre le gesta della propria squadra del cuore”.

Nell’ultima promozione del Bari in A c’era la firma indelebile dell’esterno albiceleste con Antonio Conte in panchina. Ricordi indelebili, che portano inevitabilmente al Bari di oggi: “Sento, anche a distanza, che c’è tanta voglia e speranza nella gente di ritornare in alto. Il pubblico di Bari è sempre vicino alla propria squadra ed è qualcosa di molto importante. Io spero con tutto il cuore che il Bari possa vivere un campionato come quello che facemmo noi quell’anno, che ci portò a vincere la B. Bari merita questo, perché è una piazza importante dove la tifoseria vive di calcio”.

Sezione: Esclusive / Data: Sab 19 novembre 2022 alle 18:00
Autore: Claudio Mele
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