E' sempre più vicino il ritorno in campo del Bari, impegnato mercoledì nel secondo turno playoff contro il Foggia. Un'apparizione che segnerà la quinta partecipazione assoluta dei galletti alla post season, dopo quelle del 2014, 2016 e 2018 in Serie B e della scorsa stagione in Lega Pro, tutte sfortunatamente terminate in esito negativo. Il rapporto con questa competizione non è sicuramente dei migliori, sogni di gloria spezzati tra episodi controversi ed errori evitabili.
Il primo risale alla meravigliosa stagione fallimentare. Una squadra capace di superare le avversità societarie ed incalanare una serie di risultati utili, tanto da coronare un'incredibile qualificazione alla post season con una insperata rimonta in campionato. Dopo la vittoria per 0-3 a Crotone nel turno preliminare, i galletti si trovano a sfidare la sorpresa Latina, autrice di un'eliminazione che ancora oggi grida vendetta. Due pareggi per 2-2 tra andata e ritorno, caratterizzati da una serie di eventi dubbi come l'autogol di Polenta viziato da un fallo su Guarna e il futile rigore per un presunto contatto tra Sciaudone e Jonathas. A fine partita le lacrime di calciatori e tifosi
Non mancano i rammarichi anche nelle due eliminazioni successive. Nel 2016 i biancorossi vengono travolti per quasi un'ora dal Novara, subendo tre gol, ma trovano un incredibile recupero con la doppietta di Rosina e la rete di Puscas, accompagnata dalla lunga corsa sotto la curva di tutta la panchina, incluso l'allora presidente Paparesta. Uno sforzo vanificato ai supplementari (dove bastava un pari) dalla segnatura di Galabinov. A distanza di due anni arriva la delusione di Cittadella. Un Bari ancora completamente inconsapevole della drammatica situazione della società di Giancaspro, passa in vantaggio con Galano ma viene rimontato dalla doppietta di Bartolomei, prima del definitivo pari di Nenè. Stavolta però serve una vittoria entro i 120 minuti. Nei due mini tempi non arrivano marcature ma addirittura 3 rossi ai danni dei giocatori del Bari, innervositi dall’atteggiamento di avversari ed arbitro.
L’ultimo capitolo risale alla passata annata, caratterizzato dallo spauracchio Covid-19, che fa terminare anzitempo la stagione e mette in discussione la disputa dei playoff. Dopo una serie di tira e molla sulla struttura della competizione, si passa al campo. Un Bari favoritissimo alla vigilia supera con grande sofferenza due turni, Ternana e Carrarese, prima di fermarsi nella finalissima contro la Reggiana. Una prestazione abulica dei biancorossi, costretti a capitolare sulla rete di Kargbo, in uno stadio deserto per via della pandemia.
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