Il Bari che si sta formando agli ordini di mister Mignani potrebbe riscoprirsi come una squadra davvero camaleontica. A giudicare dai primi tre acquisti biancorossi, si può infatti notare questa importante caratteristica che li accomuna: la professione jolly. Tutti loro potrebbero ricoprire più posizioni nel nuovo modulo, il 4-3-1-2 tanto caro al tecnico ligure, garantendo la medesima efficacia e aggiungendosi agli altri galletti multiuso già presenti in rosa.

Francesco Belli, giunto a Bari nello scambio con Berra, sarebbe addirittura in grado di svolgere qualsiasi ruolo in difesa. L’ex Pisa nasce terzino destro, ma potrebbe essere sfruttato sulla fascia opposta o persino tra i centrali della retroguardia. Un paragone può essere fatto con Daniele Celiento, apprezzato lo scorso anno non solo per i quattro gol realizzati, ma anche per la sua grande duttilità, che gli ha consentito di giocare nel terzetto difensivo di Auteri seppur possa disimpegnarsi allo stesso modo da terzino destro. Un discorso analogo riguarda due uomini adesso in uscita: Marco Perrotta, che da centrale ha vestito i panni del terzino sinistro bloccato per qualche partita, e Daniel Semenzato, che ha occupato entrambe le corsie laterali indifferentemente.

A centrocampo riflettori puntati su Andrea D’Errico, che dovrebbe regalare diverse alternative e soluzioni. Preso dal ds Polito per dispensare qualità alla manovra come già fatto a Monza da mezzala, in realtà potrebbe agire qualche metro più avanti da trequartista o ala. Una strategia provata nella breve parentesi di Carrera sulla panchina del Bari con protagonista Mattia Maita, schierato a ridosso del centravanti, ma l’esperimento non sortì gli effetti sperati. Al momento, però, è plausibile che possa essere utilizzato da playmaker data l’assenza di un vero regista.

Molteplici le idee pure in attacco. Molto simili risultano i profili di Giovanni Terrani, Nicola Citro e Manuel Marras. Per tutti e tre il ruolo naturale è certamente quello di ala, ma potrebbero essere reinventati trequartisti, vista la loro tecnica e capacità di adattamento. Il fisico di Walid Cheddira offre ancora più fantasia tattica in questo Bari. Nonostante la giovane età, il classe ’98 ha vissuto ogni compito sul fronte offensivo, dove ha svariato sia da prima sia da seconda punta, oltre che da trequartista e ala.

Sezione: In Primo Piano / Data: Mar 27 luglio 2021 alle 22:00
Autore: Gabriele Bisceglie
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