Certe storie sembrano scritte nel destino. Come quella tra Fabio Caserta e il Bari, iniziata idealmente nella primavera del 2022, quando il tecnico calabrese era reduce dall’esperienza al Benevento e il club biancorosso si preparava al ritorno in Serie B. Il suo nome finì sul taccuino del direttore sportivo Ciro Polito, affascinato dalla sua idea di calcio propositivo e dalla capacità di lavorare con i giovani. I contatti ci furono, eccome, ma alla fine la dirigenza biancorossa scelse di confermare Michele Mignani, fresco vincitore del girone C di Serie C.

Una scelta che si rivelò azzeccata: nella stagione 2022-23, Mignani portò il Bari a un clamoroso terzo posto in classifica e a un passo dalla Serie A. Ma quel primo contatto con Caserta lasciò un seme, un feeling mai realmente svanito.

Ora, a distanza di tre anni, quel legame è pronto a diventare realtà. Dopo le esperienze a Perugia, Benevento, al Cosenza (2023-24) e infine al Catanzaro, dove ha guidato i giallorossi ai playoff nell’ultima stagione, Caserta è vicinissimo a sedersi sulla panchina del Bari. È lui l’allenatore scelto da Giuseppe Magalini, direttore sportivo biancorosso, con cui condivide un rapporto solido: i due si erano già incrociati nel 2019-20, quando Magalini era ds del Trapani e Caserta sedeva sulla panchina della Juve Stabia.

L’arrivo di Caserta rappresenterebbe un cambio di passo anche sul piano identitario. Dopo una stagione travagliata, il Bari ha bisogno di un allenatore pragmatico ma ambizioso, capace di ridare equilibrio in campo e fiducia alla piazza. Il suo calcio si fonda su organizzazione, intensità e adattabilità: pur prediligendo il 4-3-3, Caserta ha dimostrato di saper modellare il sistema di gioco sulle caratteristiche dei suoi uomini.

Manca solo l’ufficialità, ma tutto lascia pensare che il Bari ripartirà da lui. E per una volta, un’idea accarezzata in passato non è svanita nel vento. Con Caserta, si parte da un feeling autentico, rimasto vivo nel tempo. E adesso pronto a diventare progetto.

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 14 giugno 2025 alle 20:00
Autore: Enrico Scoccimarro
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