Nell'ambito della rubrica settimanale di TuttoBari Tangorra in...tackle, abbiamo intervistato l'ex calciatore del Bari Massimiliano Tangorra. Con l'ex biancorosso abbiamo parlato del pareggio dei galletti per 1-1 contro il Cittadella al San Nicola.

“Quelli di ieri non sono due punti persi: per la prestazione vista ieri è un punto guadagnato. Da tifoso sono due punti persi, da addetto ai lavori dico che il punto sta stretto al Cittadella per ciò che ha fatto vedere. I veneti hanno avuto più occasioni dei galletti che, tranne l’approccio buono nei primi minuti, per tutto il resto della partita ha fatto ben poco. Il Cittadella ha anche avuto un possesso palla nettamente maggiore: mi impressiona vederli in quella situazione di classifica. Questo campionato è molto equilibrato, non ci sono squadra più abbordabili di altre".

Sulla promozione diretta e sulla prestazione di ieri: “Credo che le speranze siano ridotte davvero al lumicino. Il problema principale è che il Bari non è stato programmato per vincere quest’anno. Si è notevolmente rinforzato durante il mercato di riparazione, ma non è partito con l’obiettivo di vincere il campionato. La prestazione di ieri dimostra ancora una volta i limiti del Bari quando deve fare la partita, ed è un limite che una squadra che punta alla promozione diretta non può avere”.

I cambi di Mignani sono stati parecchio contestati dai tifosi: “Dopo è facile parlare. Non è questione di aver sbagliato o meno i cambi, è più una questione di scelte e di letture degli undici titolari. L’allenatore ha la settimana in cui valuta i suoi giocatori e scegli chi dà più garanzie. Si può discutere su questi continui cambi di formazione, forse anche dettati da alcuni infortuni, ma io non rinuncerei mai ad Antenucci o a Botta che sono due giocatori che danno molta qualità. Il Bari che ha questo limite di non imporre il proprio gioco, forse anche per motivi caratteriali, ma con giocatori di qualità e personalità probabilmente andrebbe a sopperire a quella mancanza”.

Il Frosinone, promossa in Serie A, ha avuto un qualcosa in più rispetto agli altri: “Un requisito fondamentale per poter vincere i campionati è la programmazione. Il Frosinone ha programmato la Serie A in quattro anni, ha dovuto rifondare. Ha aggiustato quello che c’era da rimediare e quest’anno ha vinto meritatamente da protagonista dall’inizio alla fine. I campionati si vincono così, non con l’estemporaneità”.

Sezione: In Tackle / Data: Mar 02 maggio 2023 alle 17:00
Autore: Alessio Bonavoglia
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