La promozione in Serie B con largo anticipo è stata solo la ciliegina sulla torta del grande lavoro svolto nella costruzione della rosa da parte del ds Polito. Fin dalle primissime manovre il suo operato ha convinto tutti, ricevendo messaggi di grande approvazione e attestati di stima, tuttavia nel corso della scorsa estate c’è stato anche un piccolo momento in cui ha ricevuto parecchie critiche dalla piazza e relativo ad una doppia operazione di mercato. Si tratta della cessione al Napoli dei due talenti della cantera biancorossa Manè e Mercurio. Una scelta contestata e considerata come un rinforzare il primo club della famiglia De Laurentiis, depauperando sbrigativamente un possibile patrimonio per i galletti. Il tempo però ha dato ragione al direttore e hanno confermato una visione lungimirante ed efficace.
Entrambi i ragazzi sembravano pronti per il grande salto, militare in un campionato Primavera molto più performante della Berretti e con la possibilità di mettersi in mostra agli occhi dello staff della prima squadra di Spalletti. I risultati però non hanno convinto. Il difensore originario del Senegal ha provato a scalare le gerarchie interne, aumentando gradualmente il suo minutaggio (16 presenze tra campionato e coppa italia, di cui 11 da titolare). Tuttavia ad inizio marzo un infortunio, strappo agli adduttori, lo ha messo ko, portando alla conclusione anticipata della sua stagione. Per lui c’è però da registrare la grande gioia della prima convocazione e panchina in Serie A con il Napoli nella sfida interna con l’Atalanta.
E’ andata peggio al compagno Mercurio, uno delle rare note liete del drammatico finale di stagione 2021 targato Carrera-Auteri. Nel Napoli Primavera ha giocato pochissimo, poco più di 500 minuti raccolti e sole 4 presenze nella formazione iniziale. Eppure nell’esordio in Coppa Italia aveva brillato con un gol ed un assist, non riuscendo però a dare continuità a quel tipo di prestazioni e relegato spesso così tra le ultime scelte del parco attaccanti (incluso il capocannoniere Ambrosino, accostato al Bari nei giorni scorsi). Le aspettative che vedevano un giocatore in rampa di lancio tra i grandi, si sono letteralmente ribaltate.
Cosa accadrà? Manè era in prestito secco e rientrerà regolarmente alla base. Il Bari potrebbe portarlo in ritiro, valutare la sua crescita e poi decidere la strada migliore per il suo futuro, magari una cessione ad un club di un campionato professionistico che possa testarlo e concedergli l'opportunità di mettersi in mostra. Per quanto riguarda Mercurio, il Napoli ha in mano il diritto di riscatto ma ad oggi appare davvero improbabile che lo eserciti. Probabile, dunque, che il suo entourage si rimetta in contatto con Polito (le discussioni estive avevano evidenziato una forte differenza di vedute) per trovare una soluzione più consona all'attuale livello.
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