Ci sono storie immortali, che rimarranno per sempre nella memoria di chi le ha vissute e tramandate di generazione in generazione. Nel mondo del calcio l’eredità culturale è fondamentale per dare risalto a imprese storiche e dal carattere romantico, come nella stagione del Bari 1972/73.

Quell’annata tuttavia non inizia nel migliore dei modi. Dopo aver fallito l’obiettivo Serie A nel campionato precedente, la stampa battezza la squadra biancorossa "il cimitero degli elefanti", per indicare in maniera dispregiativa l’elevata età media della rosa. Lo storico allenatore Lauro Toneatto si accorda col Foggia e si trasferisce sul Gargano, lasciando così la panchina a Carlo Regalia.

Nonostante le scarse liquidità per le ingenti somme spese negli anni precedenti, il presidente Angelo De Palo decide di rivoluzionare la squadra, lasciando solo sette sopravvissuti – tra cui i baresi Totò Lopez e Pasquale Loseto.

I galletti partono bene in cadetteria, rimanendo imbattuti fino alla sesta di campionato. Tuttavia, dopo la sconfitta interna contro il Perugia, inizia un filotto di risultati negativi, interrotto solo all’undicesima giornata con l’1-0 sul Novara. Seguono altre vittorie importanti, come lo storico 3-2 nel derby contro il Taranto. Il girone d’andata si chiude col quinto posto dei biancorossi a pari punti con Foggia e Varese: per i tifosi baresi il sogno Serie A è più vivo che mai.

Tuttavia, dopo il giro di boa i galletti vengono surclassati nel tabellone a causa di un mese condito solo da pareggi. Una serie altalenante di vittorie e sconfitte porta poi la squadra a concludere all’undicesimo posto, lontano dai prospetti sognati a metà campionato.

Ciò che rende veramente unica quella stagione, però, è il torneo anglo-italiano giocato da marzo a maggio a cavallo tra i due paesi ospitanti. Resta ancora viva nella memoria dei protagonisti la partita giocata all'Old Trafford contro il Manchester United di Bobby Charlton e George Best. La partita viene vinta senza problemi dai Red Devils grazie alle reti di Denis Law, Ian Storey-Moore e Mick Martin, ma gli uomini di Regalia riescono addirittura ad andare in gol con Ivano Martini chiudendo sul risultato di 3-1.

Resta il bel ricordo di quella sfida leggendaria giocata dal “Bari dell'onda verde", nome riconosciuto dalla critica locale per via della grande rivoluzione giovanile e del bel gioco espresso dalla squadra di Regalia nel corso della stagione.

Sezione: Amarcord / Data: Mer 22 settembre 2021 alle 00:00
Autore: Gabriele Ragnini
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