E' il momento più difficile dell'era De Laurentiis a Bari. Il primo posto è ormai assegnato alla Ternana e l'involuzione della squadra è davvero preoccupante. Contro l'ultima in classifica i biancorossi hanno ampiamente deluso, mostrando degli orrori - e non errori - allucinanti. Si sono viste tutte le lacune che spiegano questi 11 punti dalla Ternana. Nel calcio quando la testa non accompagna, allora la tecnica e la qualità dei giocatori si affievolisce.

E così una squadra di giovani come quella della Cavese è stata capace di fare la sua onesta partita e portare via dal San Nicola un punto senza aver rubato nulla. Anzi, se non fosse stata per la traversa al novantunesimo si starebbe commentando un'altra sconfitta. E' evidente che qualcosa si sia rotto negli equilibri della squadra. Il Bari non è questo. Ci si attendeva una mentalità diversa, sapendo che la Ternana avesse pareggiato con il Palermo. Ci si aspettava una reazione dopo la sconfitta di Teramo e non c'è stata.

Cosa fare, dunque? Qualcuno si deve assumere le colpe di questa disfatta. Tutti in questo momento hanno le proprie responsabilità: società, direttore sportivo, allenatore e giocatori. Uno scossone appare inevitabile, perché con questo andazzo anche il secondo posto sarebbe compromesso. A Luigi De Laurentiis la decisione, perché essere presidente comporta onori e oneri. E questa sera, probabilmente il numero uno biancorosso avrà modo di pensare a lungo su questa prestazione. Per adesso la squadra andrà in ritiro, senza nessuna dichiarazione ufficiale, eccetto la breve comunicazione di Romairone. Basterà? Certo è che è arrivato il momento di metterci la faccia e parlare alla piazza.

Restano le lacune di rosa. Adesso che Rolando si è infortunato, chi lo sostituirà? Basterà il solo Sarzi Puttini? Non si poteva fare davvero di più per assicurarsi allora Djavan Anderson, uno che sarebbe venuto a piedi a Bari dalla Serie A? Ai posteri l'ardua sentenza.

Sezione: Copertina / Data: Mer 03 febbraio 2021 alle 20:15
Autore: Claudio Mele
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