Eccoci qua, ancora una volta: passano gli anni, non cambia il risultato. Il Bari chiude anzitempo la sua mesta stagione, eliminata dai play-off dopo lo zero a zero nella sfida di ritorno contro la Feralpisalò. Adesso non può non arrivare il tempo dei processi, in cui andranno analizzate e ponderate le colpe sulla strada del fallimento: di errori ne sono stati fatti tanti, buona parte del gruppo squadra non s'è dimostrato all'altezza della maglia indossata ed alcuni dirigenti hanno sbagliato le mosse nella costruzione della rosa.

Resta il rammarico, anche perché la partita era iniziata sotto una stella tutto sommato positiva. Contro la Feralpisalò Auteri ha scelto di stravolgere il suo Bari, rinnovando totalmente le fasce con Andreoni Sarzi, riproponendo dal primo minuto Celiento con Ciofani al centro della difesa. In questo modo la sua squadra ha provato ad imporre i ritmi della partita, con i centrali difensivi a dettare i ritmi di gioco cercando la verticalizzazione sugli esterni ed un centrocampo in palla.

Nei primi minuti il Bari ha avuto diverse occasioni per passare in vantaggio, ma nonostante la vivacità l'attacco ha sulle spalle pesanti colpe per le carenze in fase di finalizzazione. Ed infatti la Feralpisalò con il tempo ha iniziato a reggere l'urto, mentre i biancorossi hanno perso energie e solidità mentale. Nella ripresa poi i ritmi di gioco sono calati, nonostante l'all-in di Auteri che con i cambi ha provato a spostare in avanti il baricentro della sua rosa. L'assalto è stato vano, condotto anche senza troppa energia: a passare sono i lombardi.

Si chiude così una stagione fallimentare, che i play-off fotografano nella sua totalità. In alcuni momenti (vedasi la partita con il Foggia) si sono visti -tratti di una squadra in palla e pronta a vincere, in altri (come nell'andata) una compagine fragile difensivamente e poco incisiva, in questa una formazione vogliosa per alcuni minuti ma totalmente inefficace quando c'è da finalizzare.

È un fallimento su tutti i fronti, senza sé e senza ma. Il Bari che doveva scalare velocemente le gerarchie del calcio italiano si trova costretto al terzo anno consecutivo in Serie C, con l'umore della piazza a terra ed una ripartenza che non sarà facile. Eppure bisognerà farlo, perché nessuna notte sarà così lunga da impedire al sole di risorgere. Ed i tifosi hanno dimostrato di avere una pazienza da santi, pronti a ricominciare ad agosto, sempre al fianco della squadra. Con solo l'amore per la maglia e per i colori a sostenere l'immensa passione, che ha bisogno di essere ripagata.

Sezione: Copertina / Data: Mer 26 maggio 2021 alle 20:07
Autore: Raffaele Digirolamo
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