Non è ancora ufficiale ma l'arrivo al Bari di Francesco Belli è stato praticamente chiuso e definito nelle scorse ore sulla base di uno scambio con Filippo Berra, diretto a Pisa. Il ragazzo è in arrivo a Storo, sede del ritiro della squadra, pronto ad iniziare la sua nuova avventura in biancorosso. Per saperne di più sulle caratteristiche del classe '94 abbiamo sentito il suo ex tecnico Roberto Breda, con cui ha condiviso la stagione 2016-2017 in Serie B tra le fila della Virtus Entella. Questo il commento in esclusiva ai nostri microfoni: "Ragazzo stupendo, sta sempre bene nel gruppo. E' un buon giocatore. Ruolo? Principalmente è un esterno di una difesa a 4 ma può fare il quinto di centrocampo. Ha gamba, forza ed un’ottima fase difensiva. E’ uno che alza i ritmi, ha una grande intensità. Può giocare su ambo le fasce ma all’Entella nei momenti di emergenza l’ho usato anche mezzala. A lui non piace tantissimo però ha fatto delle ottime partite".

Sull'inserimento a Bari: "Ha fatto sempre bene in Serie B. In C dunque può fare ancora meglio ma, in generale, non bisogna non sopravvalutare questo discorso. La categoria è importante ma dipende sempre dall’atteggiamento. Lui è un grande lavoratore, quindi da questo punto di vista non ho dubbi. Poi il Bari ha una rosa più da B che da C. Per fare il salto di qualità a livello, oltre la tecnica, serve un’alchimia di squadra".

Tra le conoscenze di Breda rientra anche il tecnico Mignani: "E’ stato un mio compagno ai tempi della Primavera della Sampdoria e poi ci siamo ritrovati a Latina (2014), dove è stato mio secondo per qualche mese. Conosco le sue idee. In quel periodo non usavo il 4-3-1-2 ma a Mignani già piaceva molto. In precedenza aveva raggiunto buoni risultati con queste idee nella primavera del Siena. Lo porta avanti da tanto tempo, è il modulo che garantisce maggiori certezze. Capisco la scelta della società di affidarsi a lui e Polito, persone che hanno fatto bene ed hanno fame. Il mercato sarà fatto in sintonia, il mister ha bisogno di giocatori con certe caratteristiche. Poi è anche giusto cambiare e riportare nuovo entusiasmo perchè chi non ha vinto a Bari, rischia di portarsi dietro ancora un po' di ruggine".

Su come affrontare il prossimo campionato dopo le delusioni degli ultimi anni: "Le squadre forti sono tante e anche il Bari lo ha imparato sulla propria pelle. L'importante è partire bene, creando subito mentalità ed intesa tra i giocatori stessi ma anche con l’ambiente. Se devi rincorrere, poi diventa complicato, soprattutto per piazze come Bari perché alla prima gara sbagliata si alimentano malumori difficili da gestire. Alla fine il problema è che sale una sola, i playoff sono un discorso a parte. Le variabili sono veramente tante per arrivare primo, devi avere anche fortuna, aspetto che al Bari è mancata soprattutto due anni fa".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 19 luglio 2021 alle 21:00
Autore: Gianmaria De Candia
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