Fra i tanti calciatori che nel corso degli anni hanno vestito la maglia biancorossa, Daniele Sciaudone è indubbiamente uno degli ex più amati dai tifosi. Il centrocampista è stato infatti uno degli uomini simbolo di quella squadra che, nel corso della meravigliosa stagione fallimentare, fece sognare una città intera e la portò ad un passo dal sogno chiamato Serie A, lo stesso che ora cullano Michele Mignani e i suoi ragazzi.

Intervistato in esclusiva da TuttoBari.com, Sciaudone ha parlato proprio del rendimento della formazione pugliese, lodando il tecnico ed i giocatori per quanto fatto fino ad ora.

Il Bari vola, è terzo in classifica e sogna in grande. Un risultato difficile da prevedere a inizio stagione, quando si parlava soprattutto di salvezza. Ti sorprende quando fatto fino ad ora?

"Ad inizio anno avevo predetto che riconfermare il gruppo della passata stagione sarebbe stato un valore aggiunto per il Bari. Già nella prima partita, quella contro il Parma, avevo visto una formazione bella tosta. Il primo obiettivo era quello di raggiungere la salvezza, ma poi la squadra ha avuto quella continuità necessaria per fare un campionato di livello, in più c'è Cheddira che ha aiutato a suon di gol, la terza posizione non è un caso. Qualche mese fa avevo predetto che i biancorossi si sarebbero giocati la Serie A con il Genoa e così è stato, sono le uniche due compagini che stanno avendo la giusta continuità".

Fra i segreti di questo Bari rientra sicuramente un tuo ex compagno, Nicola Bellomo, che si sta rivelando un profilo utilissimo dentro e fuori dal campo...

"Figure così sono importantissime in uno spogliatoio. Nicola nel corso degli anni è maturato, sa cos'è meglio per la squadra. Noi che siamo arrivati a questa età pensiamo meno a noi stessi e più al bene della squadra. Lui si sta rendendo partecipe, sia giocando dall'inizio che subentrando a gara in corso. Essendo barese sente la responsabilità sulle spalle e vuole che tutti remino nella stessa direzione, l'ho visto giocare parecchie volte, gli faccio i complimenti e spero che riesca a coronare il sogno di portare il Bari in A".

C'è un altro calciatore con cui hai giocato, Antonio Mazzotta, che nonostante sia partito indietro nelle gerarchie di inizio stagione si sta guadagnando spazio, rivelandosi utile alla causa. Te l'aspettavi?

"Sì, me l'aspettavo. Quando un giocatore si allena sempre bene e conosce la categoria sa come rendersi utile. In Serie B conta la concentrazione, il fare meno errori possibili ed avere giusta continuità, la differenza con la C sta nel margine d'errore che ti è concesso. In Lega Pro ci sono più calciatori con un pizzico di qualità in meno, quindi qualche sbaglio in più puoi permetterlo. Ma chi, come lui, ha giocato tanti anni in cadetteria queste cose le sa e si è fatto trovare pronto, sono sempre contento quando calciatori che magari partono indietro nelle gerarchie riescono a rendere bene".

Maiello, Maita, Folorunsho, oltre al già citato Bellomo, all'utilità di Benedetti e non solo. Il centrocampo sembra uno dei punti di forza di questo Bari...

"Questo è un fattore fondamentale, quando la mediana è stanca tutta la squadra tende a fare più fatica, la qualità di questi interpreti ha permesso al Bari di mantenere la giusta continuità. I risultati poi, parlano chiaro, anche per allenatore e direttore sportivo. Sia Mignani che Polito hanno operato benissimo, scegliendo gli uomini giusti e dando le idee chiare. La costruzione è stata simile a quella del Frosinone, con la scelta di alcune figure esperte e tanti giovani vogliosi di lottare. C'è solo da fare i complimenti".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 04 maggio 2023 alle 13:00
Autore: Raffaele Digirolamo
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