Bari e Parma storie analoghe di fallimenti e ripartenze dai dilettanti, percorsi (al momento) analoghi in D. Sì, perché anche i crociati nella stagione 2015/2016 nelle prime 12 giornate di D collezionarono ben 30 punti. Entrambe società storiche del calcio italiano, entrambe costrette a rialzarsi dopo l’onta del fallimento.

Il Bari sogna di ripetere le gesta della società biancoscudata, capace di collezionare 3 promozioni di fila fino al ritorno in A dove sta facendo benissimo, e un primo passo verso questa sorta di revival sembra lo stia già facendo. Infatti dopo 12 giornate il Parma in D aveva collezionato 9 vittorie e 3 pareggi, ovvero lo stesso score del Bari in questo momento ma le analogie non finiscono qui. Per entrambe il capitano era un calciatore dalla lunga esperienza in A che piuttosto che ripartire da una nuova piazza aveva deciso di restare in D per riportare dove meritava la società: Ciccio Brienza per il Bari e Alessandro Lucarelli per il Parma. Luca Cacioli militava in quel Parma ed ora è un pilastro della difesa biancorossa.

A differenza di quel Parma però il Bari segna di più: nelle prime dodici i parmensi avevano realizzato 23 reti, il Bari è già a quota 25. Anche se di poco il Bari ha subìto di più del Parma: 4 gol per i biancorossi, solo 2 per il club emiliano.

Un'altra differenza è la composizione del girone, se per il Parma il girone D era composto da 20 squadre, il girone I del Bari è composto da 18 società, quindi il Bari giocherà 4 partite in meno rispetto al Parma. Se quindi i galletti vorranno fare meglio dei ducali in D sono chiamati a vincerle tutte fino all’ultima giornata, arrivando così a 96 dei 102 punti in palio. Ricordiamo che il Parma chiuse da imbattuto la D con 94 punti su i 114 messi in palio nelle 38 giornate disputate.

Insomma le basi per ripetere l’impresa parmense ci sono tutte, spetterà ora a Cornacchini e ad i suoi ragazzi realizzare il sogno.

Sezione: Focus / Data: Ven 30 novembre 2018 alle 08:00
Autore: Giovanni Cecca
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