Intervenuto ai microfoni del quotidianodibari.it, l'ex Bari Antonio - detto Totò - Lopez ha parlato del suo passato in biancorosso e delle sue origini come calciatore: "Prima di arrivare al Bari, il mio campo era la strada. La domenica, facevamo tornei e venivano diversi osservatori. Uno su tutti, che aveva conoscenza nella società del Bari, lui si chiamava Ciccill la Guardia, e mi disse se avessi voluto fare un provino nel Bari. Cosi che iniziai la trafila ed a 13 anni, vivevo già il mio sogno perché giocavo nelle fila del Bari. Verso il finale di stagione, i tecnici delle giovanili insieme ai dirigenti, decidevano chi dovesse restare o chi cedere. Io ero nella lista dei partenti. Mister Luciano Pirazzini, che allenava la Primavera, disse al presidente 'questo ragazzo deve restare ed è destinato a diventare un grande centrocampista’. Fu lui a farmi esordire!”.
Sul suo secondo periodo a Bari, quando ottenne anche due promozioni in due anni, passando dalla C alla Serie A: "Il presidente spiegò che io ero un pallino del direttore sportivo. Diventai per la seconda volta un giocatore del Bari. Vincemmo campionato e, nella Coppa Italia, battemmo sia la Fiorentina che la Juve. Qui, forse il ricordo più bello della mia carriera, perché all’andata al ‘Delle Alpi’ battemmo la Juve. A fine partita, venne a bussare nello spogliatoio Platini. Disse, rivolto a me: ‘Questa volta mi hai battuto e ti regalo la mia maglietta. Al ritorno vi batteremo'. Io, emozionato come un bimbo, presi in dono la sua maglia. Resta il dispiacere che nonostante il presidente mi aveva garantito la sua parola che avrei fatto un altro anno, fui ceduto al Taranto. Se avessi avuto la possibilità avrei dato il mio contributo ai miei compagni in quella categoria che mi ero meritato sul campo”.
Infine, l'ex centrocampista barese si è espresso sul Bari attuale di Vivarini: “Ho seguito molto attentamente le vicende del Bari lo scorso anno sotto la guida tecnica di Cornacchini. Era un Bari che anche in casa non entusiasmava. Mi aspettavo un cambio tecnico. E così è stato, con Vivarini il Bari ha trovato la quadra, nonostante di recente abbia realizzato troppi pareggi. Se dovesse chiudersi la stagione regolare, dovrà sudarsi la promozione dai playoff. Da una squadra come il Bari, mi aspetto sempre di più. Sarebbe servito qualche giocatore più di spessore, non basta il solo Antenucci, per vincere ci vogliono tanti giocatori di carattere".
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