Un filo comune lega Bari e Reggiana, le due finaliste dei playoff in Serie C. Con una storia ultracentenaria alle spalle, entrambe hanno vissuto l'inferno nell'estate del 2018.

A Bari tutti ricordano dolorosamente quel periodo. Giancaspro, chiuso nel muro del silenzio, portò alla non iscrizione del club il 16 luglio e di conseguenza alla morte sportiva del club. Il titolo passò nelle mani del Sindaco Decaro, che bandì un'asta per la sua assegnazione. A vincere furono i De Laurentiis, che costruirono da subito le fondamenta per ripartire. Il primo anno fu Serie D, il Girone I, vinto con facilità. 

A Reggio Emilia, a seguito dall'eliminazione ai quarti dei playoff nel giugno 2018, i proprietari del club (la famiglia americana Piazza) informarono la città di non voler provvedere all'iscrizione entro la fine mese della squadra al campionato e mettendo in vendita il club. Nell'ultimo giorno utile e solo dopo le richieste di alcuni rappresentanti dei tifosi e del Sindaco di Reggio Emilia, i due coniugi americani provvidero all'iscrizione della società , con la condizione di giungere alla cessione della società. Lo stesso maledetto 16 luglio 2018, la società dichiarò, essendo tramontata ogni ipotesi di cessione, di rinunciare alla partecipazione alla Serie C e quindi il club fu escluso dal campionato, cancellando la società A.C. Reggiana 1919 dal calcio italiano.

Anche allora il titolo del club passò al Sindaco, che lo affidò alla Reggio Audace di Quintavalli. Si ripartì dalla Serie D, nel girone D. La Reggio Audace terminò il campionato al terzo posto nel girone, dietro a Pergolettese e Modena, ma nel luglio scorso è stata ripescata, a completamento organici, in Serie C.

Venerdì una delle due verrà promossa in Serie B, tagliando un traguardo storico e molto difficile quale quello della doppia promozione. Ma la vera gioia sarà quella di poter camminare a testa alta e vivere finalmente tranquilli, dopo aver toccato insieme con mano il punto più basso della propria storia.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 19 luglio 2020 alle 20:30
Autore: Claudio Mele
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