Si raccolgono oramai in ogni partita i cocci di ciò che resta del Bari. Una squadra che non può considerarsi tale per affrontare un campionato importante come quello di serie B. I numeri della gestione Vivarini al suo ritorno sulla panchina biancorossa sono impietosi. Appena tre punti in cinque partite disputate con due soli gol fatti e otto subiti con quel macigno sul cuore che si chiama Empoli proprio all'esordio bis con quei terribili cinque gol presi senza colpo ferire. Tre pareggi e due sconfitte ma soprattutto una compagine che non dà mai la sensazione di essere davvero una squadra nel significato più profondo del termine. 

Dal suo nuovo corso sulla panchina del Bari, Vivarini sembra non aver dato quella scossa che ci si aspettava. Paradossalmente con Caserta qualche sprazzo di vedeva, la squadra era stata costruita anche sulle idee e sui desiderata dell'ex tecnico biancorosso. Vivarini si è trovato un gruppo con problemi già acclarati ma la soluzione a questo malessere non sembra esser stata trovata. I numeri di Vivarini, al momento, sono da retrocessione. Non c'è uno squillo che sia stato uno. Anche nella partita di ieri contro il Catanzaro, i biancorossi sono stati impalpabili e senza anima. L'attacco continua a non pungere e l'aver realizzato solo due reti in cinque partite testimonia la pochezza della proposta offensiva dei galletti.

Se, poi, ci si sofferma sulla difesa c'è davvero da piangere. In una sola partita, come detto, il Bari di Vivarini ha subito cinque gol e poi due ieri dal Catanzaro e uno dal Pescara. Il minimo comune denominatore di queste reti subite è l'assoluta mancanza di giusti meccanismi tra i vari interpreti, poca concentrazione e una quantità industriale di errori individuali e collettivi. Sembra ogni volta vedere lo stesso film dove solo il povero Cerofolini cerca sempre di metterci una pezza. Otto gol subiti in queste cinque partite targate Vivarini sono l'emblema di una crisi senza fine.

Insomma, la cura del tecnico abruzzese che doveva lenire le ferite di questa squadra appare, forse, peggio dello stesso male che attanaglia il Bari. Ora sabato prossimo al San Nicola c'è l'Avellino per l'ultima partita dell'anno solare 2025. In queste condizioni, immaginare una vittoria del Bari sembra pia illusione. In settimana Vivarini proverà a lavorare per cercare ulteriori soluzioni. L'impresa, però, appare davvero ardua. Invertire il trend di questi agghiaccianti numeri è davvero impresa ciclopica. Sabato prossimo vedremo se il Bari ci stupirà in positivo. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 20 dicembre 2025 alle 12:00
Autore: Maurizio Calò
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