Intervistato in occasione della pubblicazione della sua autobiografia, E adesso parlo io - Il viaggio della mia vita tra lavoro, politica e calcio, Antonio Matarrese, presidente del Bari dal 1977 al 1983, ha parlato ai microfoni della Gazzetta del Mezzogiorno. Tra i tanti argomenti trattati, ovviamente, anche il Bari. Ecco le sue parole:

"Andare in Europa era il sogno di mio fratello, ma una città migliora calcisticamente quando è in grado di dare qualcosa al calcio, non quando prende solo. E mi riferisco a chi amministra la città, non ai suoi tifosi che avrebbero invece meritato sempre di più. Non so se è stato un errore nostro, ma quando si vuole crescere di più ci vogliono forze che sostengono altre forze. E noi invece - la storia la conoscete - abbiamo perso il Bari perché abbiamo perso la possibilità di sviluppare le nostre aziende. Una situazione che purtroppo ci vede ancora oggi in sofferenza".

Sul rapporto con i tifosi e con l'attuale sindaco Decaro: "Con i baresi rapporto di amore e odio. Abbiamo vissuto momenti drammatici, pericolosi. Abbiamo subito attentati da delinquenti travestiti da tifosi. Abbiamo sopportato e superato tutto, le mortificazioni come le gioie. Rapporto con Decaro? Non abbiamo motivi di contrasto, anche se ha fatto la scelta di affidare il calcio barese a figure non baresi".

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 23 maggio 2022 alle 22:30
Autore: Alessio Bonavoglia
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