La scorsa estate è giunto in Puglia Anthony Partipilo. Un ritorno a Bari sfiorato spesso in passato ma concretizzatosi solo nello scorso agosto. Un ritorno da re per l'ex Ternana, accolto e acclamato come un figliol prodigo, tornato all'ovile dopo tanto girovagare. 

Partipilo comincia la sua stagione giocando tre match dal primo minuto, lasciando pochissime tracce di sé. In conferenza Caserta fa capire che il ragazzo ha bisogno di tempo, soprattutto dal punto di vista fisico. Nelle successive due non subentra neanche dalla panchina, mentre a Chiavari ritrova la titolarità. Anche in terra ligure è un ectoplasma. Altro giro, altra corsa: con il Padova guarda i compagni dalla panchina, mentre con la Reggiana parte ancora titolare. La sua situazione come quella di tanti altri è significativa e fa capire come l'allenatore del Bari sia stato e sia totalmente nel pallone, in queste prime giornate. In Emilia sembra trovare qualche guizzo dei tempi migliori, ma prima sbaglia un gol dal limite dell'area e poi se ne divora uno a pochissimi passi dal portiere. Al 60', poi, viene giustamente sostituito.

I tifosi, giustamente, si chiedono cosa sia successo al talento scuola Bari. Le premesse erano tutt'altre ma, sino ad ora, la parentesi di Partipilo è stata clamorosamente deludente. Le occasioni dal primo ci sono state ma in nessuna gara ha lasciato il segno. La scusante della condizione fisica, a ottobre inoltrato, non regge più. Chiaro che le motivazioni vadano ricercate altrove. I tanti cambi di modulo, per lui così come per i compagni, non favoriscono nessuno. In questo modo è difficile che la squadra trovi l'amalgama giusta e che ognuno abbia ben chiaro il suo compito nel rettangolo da gioco. Nell'attesa di capire i prossimi risvolti sulla stagione del Bari, le nubi su Partipilo sono sempre più dense. Toccherà a lui tirarsi fuori e dimostrare il suo reale valore. Per non essere l'ennesimo nemo propheta in patria.

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 23 ottobre 2025 alle 09:00
Autore: Armando Ruggiero
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