A inizio stagione si parlava di Playoff, di una squadra pronta a riscattare le delusioni dell’ultimo campionato e a tornare stabilmente nelle zone alte della classifica. I tifosi sognavano, la società parlava di crescita, e l’aria che si respirava a Bari era quella di un nuovo inizio. Ma dopo otto giornate, la realtà è molto diversa. Il Bari si ritrova invischiato nelle sabbie mobili della bassa classifica, con prestazioni altalenanti e un’identità ancora tutta da costruire.

La sconfitta con la Reggiana ha fatto suonare più di un campanello d’allarme. Non tanto per il risultato in sé, quanto per la sensazione di smarrimento che accompagna la squadra. Nel post partita, il direttore sportivo Magalini ha ammesso la fase critica che il club sta attraversando, sottolineando come, continuando così, si rischi davvero grosso e che sarà necessario un confronto a tutto tondo per capire cosa non sta funzionando. La sua analisi mette in evidenza un dato di fatto: non bastano buone intenzioni e dichiarazioni di ambizione se sul campo mancano equilibrio e continuità.

Il problema non è solo nei numeri, ma nel modo in cui il Bari sta interpretando le partite. La squadra sembra soffrire più di una singola assenza o errore individuale; manca brillantezza, fiducia e soprattutto quella solidità che dovrebbe essere la base per costruire un campionato ambizioso. Il reparto difensivo non trasmette sicurezza, il centrocampo fatica a impostare gioco e l’attacco appare spesso isolato e prevedibile. Tutto ciò amplifica la pressione sulle spalle dei giocatori, rendendo ogni passo falso ancora più pesante.

Serve una scossa. Tecnica, mentale. Perché gli obiettivi si possono ridimensionare, ma l’identità no: il Bari deve ritrovare se stesso prima che sia troppo tardi. Solo recuperando compattezza, fiducia e chiarezza di gioco, la squadra potrà tornare a guardare in alto e trasformare un sogno infranto in una rinascita possibile. La stagione è ancora lunga, ma il tempo per ritrovare la strada giusta non è infinito.

Sezione: Copertina / Data: Dom 19 ottobre 2025 alle 21:00
Autore: Lorenzo D'Agostino
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