TuttoBari - Montini: "Bari? Esperienza scottante: firmai tre anni, poi il fallimento. Ora voglio la salvezza in D"

Nel corso della nostra intervista a Mattia Montini, trova inevitabile spazio un commento sulla sua "esperienza" in biancorosso, iniziata e finita nel giro di qualche mese: "Facendo bene a Monopoli, che era in qualche modo collegata a Bari per la vicinanza, mi era stato illustrato un progetto importante ed interessante, consigliato dal mio agente. Ho vissuto solo un giorno di ritiro e il mese di agosto senza mai debuttare: se mi chiedessero dove ho giocato, non riesco a definirmi giocatore del Bari. La definirei scottante perché sono stato di passaggio e mi dispiace perché non avrei voluto essere di passaggio, ma così ha voluto il destino e la mia carriera. Avevo tre anni di contratto, avevo rifiutato altre piazze e mi sarei impegnato a conquistare un posto e il mio spazio in Serie B. È stato brutto vedere fallire la mia scelta".

Nessun segnale, stando al racconto dell'attaccante, di una situazione precipitevole: "Il Bari stava andando molto bene durante il mio anno di prestito a Livorno. Con Grosso allenatore si era fatto bene in campionato e perso ai playoff contro il Cittadella, e tifavo nella speranza di fare poi il ritiro in una squadra promossa in A. Sebbene non l'abbia vissuta dall'interno, si vociferava che avessero fatto un all-in: o Serie A, o c'era il sentore che i costi della gestione per risanare i debiti sarebbero stati troppi. Dopo i vari cambi di proprietà e gestione, nessuno si aspettava addirittura il fallimento. In realtà non mi chiamarono neanche per il ritiro, già con lo status di emarginato, e ho vissuto ancora meno questa situazione".

Adesso Mattia milita nel Valenzana Mado, in Serie D. Questi i motivi e gli obiettivi: "Nel mio percorso ho giocato in piazze, senza nulla togliere, anche maggiori, ma quest'anno ho scelto per la famiglia, avvicinandomi a casa della mia compagna e dove c'è mio figlio. Non ho guardato all'aspetto economico: la società è sana, con principi concreti e una serietà rara in Serie D. Siamo partiti bene e abbiamo le carte in regole per l'obiettivo primario, ovvero conquistare la salvezza con ampio anticipo. Poi si penserà, nel caso, in grande".