Roma, Reggiana, Genoa, Livorno, Torino. Queste solo alcune delle realtà in cui Daniele De Vezze ha militato da giocatore. Manca il Bari, con cui in 49 partite ha segnato un gol (contro il Sassuolo) e contribuito al ritorno in Serie A. Ai nostri microfoni, ha svelato i segreti di quella cavalcata: "Tra i nostri punti di forza c'era Conte, che non a caso è diventato uno degli allenatori più forti in Europa. Già all'epoca si vedeva che era 10 anni avanti. Siamo partiti da zero, con 16/17 giocatori cambiati. Lì è stato costruito ciò che abbiamo fatto con lavoro, dedizione, e avendo uno staff di grandi persone, come Giampiero Ventrone, che mi è rimasto nel cuore. Abbiamo avuto la fortuna di incontrarli sul nostro percorso e ci siamo messi a disposizione, facendo la storia".

Ora un nuovo percorso da allenatore: "È il secondo anno da vice di Ivan (Tisci, ndr), lo scorso al Cerignola e in questa stagione al Pineto. La stagione scorsa è andata bene, ma non è finita come speravamo perché ci hanno esonerato a sette turni dalla fine ma al Pineto ci siamo ripresi quello che avevamo lasciato, ciò che era incompiuto. Venimmo esonerati a un punto dai playoff, quest'anno abbiamo preso una squadra terz'ultima a ottobre e siamo arrivati settimi, disputando i playoff e speriamo di poterci ripetere".

Queste le sue prospettive future: "Non mi ci vedo come allenatore attualmente, figurarsi da grande squadra. Per ora sto benissimo con Ivan, ci siamo trovati e stiamo crescendo insieme. Finché c'è la possibilità, vorrei condividere con lui il percorso. Al momento va bene così, se poi in futuro le cose cambieranno agirò di conseguenza, ma non c'è fretta".

Sezione: In Primo Piano / Data: Sab 07 giugno 2025 alle 19:00
Autore: Piervito Perta
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