In un'ottica sempre più scoppiettante di campagna acquisti dove esperti e non si divertono a "sparare" nomi più o meno attendibili o possibili, mi prodigo dal mio piccolo a consigliare a chi ne sa più di me qualche nome.
Un giocatore che rivedrei a Bari è Alessandro Sgrigna. Sarebbe un lieto ritorno dopo la breve parentesi di qualche anno fa.
Si tratterebbe solo di cambiare paese in quanto è un giocatore del Vicenza contraddistinta dai colori biancorossi proprio come quelli del galletto!

Debutta nel calcio professionistico a 16 anni, in serie C1 con la Lodigiani, giocando 15 partite con 2 gol nella stagione 1996-1997. Acquistato dall'Inter, entra a far parte della primavera nerazzurra, per poi tornare a Roma, sempre con la Lodigiani, dove mette in mostra tutte le sue doti di velocità e fiuto del gol, realizzando 8 gol in 31 ottime gare.
Nell'estate del 1999 viene adocchiato dal Vicenza, con cui debutta in serie B, giocando 3 partite. Per farlo maturare la dirigenza biancorossa lo cede in prestito, dapprima al Verona, per poi essere immediatamente girato, ad ottobre alla Pistoiese, in serie B, dove gioca 5 spezzoni di partita, per poi passare infine a gennaio del 2001 alla Reggiana, in serie C1, dove gioca altre 10 partite.
Nel luglio 2001 ritorna al Vicenza, dove i mister, Fascetti prima, poi Moro, gli dimostrano fiducia: gioca infatti 24 incontri con 1 gol (contro la Salernitana); ma è un fuoco di paglia. La stagione successiva dopo 2 soli incontri e tanta panchina, passa al Cittadella, in serie C1. E, nelle file della formazione padovana, Sgrigna ritrova il buon gioco: in tre stagioni gioca 65 incontri con 25 gol, venendo impiegato molto spesso da seconda punta.
Fa quindi il suo ritorno al Vicenza, diventando uno dei pilastri del centrocampo biancorosso con 4 gol (e moltissimi assists) in 33 apparizioni, destando l'interesse di diversi club della massima serie. L'inizio della stagione 2006-2007, invece, non è dei più fortunati, dato che viene bloccato da numerosi infortuni che ne limitano le prestazioni su livelli inferiori al campionato precedente.
A gennaio 2007 passa quindi al Bari dove ritrova il tecnico Maran che lo aveva allenato ai tempi del Cittadella. Tuttavia, dopo l'esonero del tecnico trentino e l'arrivo di Giuseppe Materazzi trova sempre meno spazio, disputando comunque 20 incontri con 4 gol.
Nel luglio del 2007, dopo essere rientrato a Vicenza, passa in prestito alla Triestina, dove ritrova nuovamente Maran, neo allenatore della squadra alabardata. A gennaio della stessa stagione, la Triestina acquista la metà del giocatore dal Vicenza in cambio della metà del giocatore alabardato Emiliano Testini. Dopo aver disputato un'ottima seconda parte della stagione (con un bottino di 7 reti), il giocatore nell'estate 2008 fa però nuovamente ritorno alla corte dei berici, dove fornisce un contributo fondamentale alla squadra vicentina, segnando reti spesso decisive e rendendosi protagonista di prestazioni esemplari, attirando le attenzioni di molte squadre della massima serie, tant'è che lo stesso giocatore, nell'Agosto del 2009, dichiara di aver rifiutato un'importante offerta dell'Atalanta
A gennaio ricevette un'offerta dal Lecce, ma se l'è sentita di abbandonare la causa biancorossa vicentina, che versava in cattive acque, per iniziare una nuova avventura nel salento. Ora invece è pronto per confrontarsi con il campionato di Serie A. Bari sarebbe la piazza ideale. Ventura sarebbe il mister ideale, in grado di mettere in in luce le sue caratteristiche e punti di forza sia dal punto di vista tecnico e sia dal punto di vista tattico.

In una lotteria che propone nomi a ripetizione, mi son permesso di proporne uno anch'io. A chi di dovere studiarne fattibilità economica e tecnica.

Donatello Cito

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Sezione: La Lettera del Tifoso / Data: Lun 12 luglio 2010 alle 11:00
Autore: Andrea Dipalo
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