Il primo test estivo contro la Fiorentina (B) non ha regalato gol ed emozioni ma ha permesso ai supporter biancorossi di vedere all'opera alcuni dei colpi di mercato, messi a segno dalla dirigenza. Tra i tanti il più atteso era sicuramente Mirco Antenucci, l'autentico fiore all'occhiello di questa campagna acquisti. L'attaccante, arrivato dalla Spal, è rimasto però in campo solamente per 40 minuti (uscito all'intervallo): una scelta dovuta ai pesanti carichi di lavoro che hanno coinvolto la squadra nei primi giorni di ritiro. 

Una prestazione non delle più brillanti e dinamiche ma il classe '84, come del resto i compagni, ha bisogno di tempo per entrare in condizione. Nonostante i pochi palloni a disposizione, soprattutto nei primi 15 minuti quando i viola hanno provato a fare la partita a ritmi elevati, si è potuto evidenziare qualcosa di positivo. Antenucci ha mostrato un ottimo feeling con il compagno di reparto Simeri, cercando continuamente lo scambio e la collaborazione nel trovare la posizione migliore per fare male alla difesa avversaria. Un segnale importante per mister Cornacchini, che ha potuto constatare la possibilità di una convivenza delle due punte (4-4-2), scelta poco utilizzata in D per le caratteristiche degli altri centravanti presenti in rosa. 

Poche, invece, le chance di poter andare alla conclusione. Il Bari solo in rare occasioni è riuscito a manovrare, entrando in area di rigore. Tuttavia Antenucci è andato vicino alla rete con una giocata di classe. Sul finire della prima frazione l'attaccante, servito da un maldestro rinvio del portiere viola in uscita, è riuscito a controllare rapidamente la palla (tutto al volo) e calciare dopo pochi istanti da oltre 30 metri e posizione defilata, non andando distante dall'incrocio dei pali. Uno spunto che può sintetizzare a pieno le qualità di un giocatore che era probabilmente lontano (come condizione) dal 50% delle sue reali capacità. 

Sezione: News / Data: Gio 18 luglio 2019 alle 19:30
Autore: Gianmaria De Candia
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