L'inchiesta sul calcioscommesse, condotta a Cremona, non si ferma: il gip Guido Salvini ha firmato un provvedimento di custodia cautelare in carcere per il portiere del Piacenza Mario Cassano e per Angelo Iacovelli, l'infermiere che aveva rapporti con alcuni giocatori del Bari. Cassano e Iacovelli sono accusati di associazione per delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva. Nel mirino sono finite soprattutto le partite Milan-Bari (1-1), Bari-Sampdoria (0-1), Bari-Roma (2-3) e Palermo-Bari (2-1) della scorsa stagione.

IL PERSONAGGIO - Iacovelli è ritenuto dagli investigatori l'uomo chiave anche nelle indagini che si conducono a Bari sul calcio scommesse. È accusato di essere stato il tramite tra chi metteva soldi in cambio delle combine e i giocatori che avrebbero truccato (o tentato di truccare) partite. Nell'ambito delle indagini baresi, l'infermiere è stato sentito dal pm inquirente barese Ciro Angelillis e dai carabinieri del nucleo investigativo due volte come testimone e due come indagato, l'ultima delle quali il 2 febbraio scorso: un interrogatorio, quello di due giorni fa, che sarebbe stato chiesto proprio da Iacovelli in conseguenza della pubblicazione di indiscrezioni sul contenuto delle dichiarazioni che l'ex calciatore del Bari Andrea Masiello aveva fatto agli inquirenti.

LE RIVELAZIONI - Masiello avrebbe infatti parlato di «gente strana» che girava attorno a questa faccenda del calcio scommesse. «Ricordo che Iacovelli mi disse che qualora avessi accettato c'era pronta per me in auto una valigetta con i soldi», sono le parole di Masiello riportate nell'ordinanza di custodia cautelare. «Ricordo che era presente una vettura - ha detto Masiello durante le sue dichiarazioni spontanee - sulla quale c'era una persona che si era collocata in una posizione tale da impedire che la guardassi in volto. Considerato che la partita sulla quale Iacovelli mi proponeva di intervenire era sicuramente antecedente rispetto la partita Palermo-Bari e certamente successiva alla partita Bari-Sampdoria ne consegue che la proposta non poteva che riferirsi a Bari-Roma che, come mi rappresentate finì per 2-3». Iacovelli avrebbe confermato - sempre secondo le indiscrezioni - il suo ruolo nella vicenda, di aver cioè fatto da spola tra chi «investiva denaro» in cambio della dritta sull'esito della partita e chi scendeva in campo con l'obiettivo di truccare il risultato. L'interrogatorio è stato secretato, come quelli di Masiello e Marco Rossi, altro ex calciatore biancorosso.

IL MESSAGGIO SMS - «Il mondo è piccolo e Angelino arrivava da tutte le parti», scriveva in un sms Iacovelli che, per il giudice, mostra un «comportamento minaccioso» dopo che Masiello si era trasferito all'Atalanta. Per Salvini «il quadro d'accusa, sia con riferimento al reato associativo, sia con riferimento ai singoli - e anche nuovi e in precedenza sconosciuti - episodi di frode sportiva, si è straordinariamente rafforzato». «Infatti - scrive il gip - tutti gli arrestati hanno reso confessioni, pur di diversa ampiezza, sin dal primo interrogatorio davanti al gip e hanno confermato e spesso ampliato le loro dichiarazioni nei successivi interrogatori condotti dal pubblico ministero».

Sezione: Rassegna Stampa / Data: Dom 05 febbraio 2012 alle 09:00 / Fonte: Corriere del Mezzogiorno - Ed. Bari
Autore: Redazione TuttoBari
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