Lo 0-0 di Catania ed il punto ottenuto su un campo tanto difficile quanto pesante per via della pioggia, sarà determinante per la corsa al vertice. Allo stadio Massimino sarà dura per tutti, e la cura Lucarelli comincia a dare i suoi frutti. Vivarini procede sicuro ed il suo Bari è già libero dai fantasmi del passato. Schieramento tattico a specchio - 3-5-2 - ma differente interpretazione in campo. Il Catania - come logica voleva - ha fatto la partita, mentre il Bari si è affidato alle ripartenze. Coraggiosa ed interessante la scelta di Lucarelli di affidare la regìa difensiva a Biagiantinaturale nel guidare Mbende e Silvestri. Dall'Oglio e Lodi le mezzali a supporto di Welbeck, con Calapai e Pinto a spingere lungo le corsie esterne. Mazzarani e Di Piazza le due punte. Bari con il blocco difensivo confermatissimo, e con Schiavone in regìa. Awua nuovamente preferito a Terrani per sostituire l'indisponibile Hamlili. Bianco riposa e Scavone prende il suo posto. In attacco spazio ad Antenucci e Simeri

Primo tempo, Bari sornione. Il Bari parte con piglio e autorità ed il primo squillo di tromba è di Costa. Sarà l'unica azione pericolosa dei biancorossi nell'arco del primo tempo. Un fuoco di paglia che Furlan respinge ottimamente. Folorunsho sostituisce l'infortunato Scavone, e il Catania comincia a guadagnare terreno. Clamorosa è l'occasione capitata sui piedi di Mazzarani dopo venti minuti, ma l'ex Modena spara incredibilmente alle stelle. Dopo quattro minuti Awua rischia di combinare una frittata. Il suo tocco di mano, su cross proveniente dalla sinistra, fa urlare al calcio di rigore, ma per l'arbitro Marchetti di Ostia - arbitraggio all'inglese - è solo punizione dal limite. Frattali compie una prodezza - non sarà l'unica - e nega allo specialista Lodi la gioia del gol. L'estremo difensore biancorosso si ripete brillantemente su Di Piazza al minuto trentasei, e consente al Bari di andare a riposo sullo 0-0. 

Secondo tempo, regna l'equilibrio. Nella ripresa il Catania si spegne, ma il Bari non si accende, mantenendo sempre un atteggiamento prudente. Le uniche azioni degna di nota capitano sui piedi di Antenucci - tiro di poco a lato -  e Folorunsho, il cui diagonale è da dimenticare. La partita scivola verso la conclusione dopo una serie di sostituzioni buone solo per le statistiche. 

Contro la Vibonese partita determinante. Il Bari di Vivarini continua la serie positiva - 15 punti in 7 partite - e procede secondo la propria tabella di marcia. La Reggina vola a più sei dopo la vittoria di Avellino. Domenica prossima il Bari dovrà battere la Vibonese ed approfittare dello scontro al vertice tra Potenza e Reggina. Una ghiotta occasione per rosicchiare punti alle dirette concorrenti. Questo Bari non ha alcuna intenzione di fermarsi. 

Sezione: Copertina / Data: Dom 27 ottobre 2019 alle 17:10
Autore: Raffaele Garinella
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