Michele Rinaldi ed il Bari si son detti addio. O meglio, pare che, a salutare, sia stata la società biancorossa, che ha lasciato scadere il contratto del difensore bresciano lo scorso 30 giugno senza, stranamente, provvedere, come sembrava scontato facesse, al suo rinnovo, a quel prolungamento tanto atteso da parte del giocatore (e non solo) e, purtroppo per l'ex Rimini, mai arrivato.
Silenzio. Questo è ciò che è stato riservato al centrale classe '87, arrivato in Puglia lo scorso 16 luglio dopo un'operazione low cost (parametro zero) applaudita dai più. Rinaldi è giovane, bravo, con una buona esperienza alle spalle e, da non sottovalutare, con un ingaggio parecchio al di sotto dei colleghi già presenti nella rosa del galletto. Mister Ventura, però, non lo vede di buon occhio, relegando il numero sei biancorosso ai margini di una squadra che, nel frattempo, prende schiaffi in giro per lo Stivale. Il ragazzone di Manerbio, però, nonostante il maltrattamento e l'indifferenza riscossa da parte del tecnico ligure, ha sempre mantenuto un atteggiamento serio e professionale, non facendo mai polemica per il suo non utilizzo (neppure in Coppa Italia, uno scandalo...) e lavorando al fine di guadagnasri stima e spazio. Tutto questo non è bastato a conquistare terreno, così come non è servito a convincere chi di dovere a riconfermare l'ex Parma ed Udinese, che a malincuore ora si guarda intorno, in cerca di nuova sistemazione.
Per fare chiarezza sulla vicenda e per sapere quello che è il punto di vista di Michele Rinaldi in merito a tale vicenda, TuttoBari.com ha contattato in esclusiva lo stesso difensore bresciano che, ai nostri microfoni, ha esordito dichiarando: "Sono dispiaciuto. Mi aspettavo una chiamata, fosse anche per sancire la separazione definitiva dal club biancorosso. Invece, purtroppo, al momento nessuno mi ha contattato, e di conseguneza, nessuna mi ha dato indicazioni su quelle che siano, o potrebbero essere, le strategie su di me. Dopo un anno passato a comportarmi bene e a cercare di dimostrare il mio valore in quelle poche partite in cui sono stato chiamato in causa, rimango perplesso. Non ho avuto problemi con nessuno, tantomeno con la proprietà e con il direttore Angelozzi. Mi aspettavo, visto l'impegno e non solo quello, che la società avrebbe puntato sul sottoscritto. Così, per adesso, non è stato".
Michele, ti sarai fatto un'idea sul caso: quali, secondo te, i motivi di questa mancata convocazione? "Non saprei cosa risponderti. Nell'ultima stagione, nonostate le cose siano andate davvero male per tutti, ho sempre lavorato con serietà e costanza, non creando problemi nè a mister Ventura nè a mister Mutti. Probabilmente qualcuno non vede di buon occhio Rinaldi, ma il motivo, credimi, faccio fatica ad immaginarmelo".
Almeno in apparenza, ma crediamo anche in sostanza, saresti il prototipo di quello che dovrebbe essere oggi un'atleta del Bari Calcio: giovane, bravo, esperto e, soprattutto, dall'ingaggio relativamente basso... "Infatti. Anche per questo pensavo di restare. Sono stato benissimo a Bari, ho un buon rapporto con i tifosi e quelli che, oramai, sono i miei ex compagni, che sento con regolarità. Non c'erano problemi economici, anche perchè il mio cartellino è a costo zero, quindi..."
E adesso che farai? Aspetti il Bari o, come logico sarebbe, incomincerai a valutare la possibilità di giocare altrove la prossima stagione: "Certamente ora devo pensare al mio futuro. La priorità si chiama Bari, ma col passare dei giorni, la speranza di essere ancora un giocatore biancororsso, diminuisce di conseguenza. La cosa che mi lascia perplesso è il fatto che nessuno abbia voluto scambiare due chiacchiere con me, anche per dirmi addio. Ad inizo giungo il mio procuratore mi accennnò che, in casa Bari, si pensava solo a vendere e ricostruire, ma credevo di poter tranquillamente far parte del nuovo progetto".
Hai già ricevuto offerte da parte di altri club? "Si, ci sono due squadre di B, ma per scaramanzia non ti faccio i nomi. Sino a venti giorni fa sono sempre stato dell'idea di rifiutare, perchè volevo fortemente giocare con la maglia del Bari. Ora sono costretto a prendere in esame le offerte che arrivano. Purtroppo sono un giocatore dissocupato".
Credi che la tua mancata riconferma sia stata dettata da mister Torrente? "Se così fosse, non ci sarebbe alcun problema. Mi hanno parlato bene di mister Torrente, allenatore capace a cui piace far giocare bene le sue squadre. Io accetterei di buon grado una cose simile: ognuno è libero di avere le sue idee, e di scegliere i giocatori adatti per il proprio gioco. Ripeto, la cosa che mi è dispiaciuta maggiormente è stato il fatto che nessuno mi ha cercato".
In cuor tuo, aspetti ancora una chiamata del ds Angelozzi? "Aspetto, ma non in eterno. La volontà sarebbe quella di essere un giocatore del Bari, squadra a cui sono legato e a cui credo di poter dare molto sotto l'aspetto professionale. Se così non sarà, pazienza".
Michele, non possiamo che augurarti, ed augurarci, che tu possa continuare in Puglia la tua carriera. Se così non sarà, l'augurio è quello che tu possa ottenere le soddisfazioni che meriti lontano da Bari... "Grazie, davvero. A Bari siete stati tutti speciali con me. Vi porterò tutti nel cuore. Ne approfitto per salutare i tifosi, davvero splendidi con il sottoscritto, soprattutto nei momenti meno facili e felici della passata stagione. Ciao..."
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