Nel corso dell'intervista rilasciata a TuttoBari.com, Lorenzo Scarafoni ha ricordato i suoi trascorsi in biancorosso. L'attaccante di Ascoli Piceno è stato il primo marcatore nello stadio San Nicola, nel match d'inaugurazione dell'impianto tra Bari-Milan il 3 giugno 1990: "Ricordi bellissimi. E' uno dei tanti motivi per cui mi sento legato ai biancorossi. E' proprio l'ambiente Bari  ad essere speciale. Lì mi hanno insegnato il sudare la maglia e lo stare sul pezzo. Venivo da Ascoli dove ero cresciuto con questi valori e a Bari ho ritrovato queste sensazioni, in una piazza molto più grande e blasonata. Abbiamo vinto il campionato e la Mitropa Cup, poi l'anno dopo ci siamo salvati. Avrei potuto fare molto di più, però non ho rimpianti. Ho avuto anche un brutto infortunio che non intacca questo ricordo".

Da attaccante ad attaccante, Scarafoni ha parlato anche di bomber Mirco Antenucci: "E' un giocatore che rappresenta il top per una squadra come il Bari. Lui sta avendo da Bari degli stimoli importanti e ritengo che possa solo continuare così, facendo ogni partita la differenza. So che ultimamente c'è stato qualche screzio. Lui si sarà caricato delle responsabilità che non sono sue. Probabilmente da giocatore esperto avrà detto all'ambiente di stare calmo, che nulla è perduto. Penso sia un leader e da tale sta infondendo tranquillità sulle critiche che ci sono e ci saranno sempre. L'importante è che non si sfoci in altro".

Scarafoni oggi si è distaccato dal mondo del calcio, come lo stesso ci rivela: "Oggi insieme alla mia compagna abbiamo uno stabilimento balneare nelle Marche. Facciamo del turismo, lavoriamo con gente che va in vacanza. Qualcosa di molto piacevole e appagante. Col calcio è andata così, un po' perché non c'erano più richieste. Oggi non mi manca affatto però. Forse rimpiango lo spirito della partita, come diceva Diego Maradona. Tutto il resto è noia".

Sezione: Esclusive / Data: Lun 21 dicembre 2020 alle 23:00
Autore: Claudio Mele
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