Bari-Simeri un rapporto d'amore che non finirà mai. L'ex attaccante biancorosso ha concluso da poco l'avventura che lo ha visto protagonista in positivo all'Imolese - con sette reti in 15 presenze - bottino non sufficiente, però, alla salvezza dei rossoblù, sprofondati nell'inferno della D anche a causa di una penalizzazione a campionato in corso, decisiva ai fini della classifica. 

Intervenuto ai nostri microfoni, Simone Simeri ha analizzato l'avventura all’Imolese: "Un'esperienza positiva. Non è stato semplice all'inizio perché mi sono ritrovato in una situazione complessa. Ma è andata bene. Ho realizzato sette reti in quindici partite ma soprattutto mi sono ritrovato perché, nell'esperienza precedente, avevo perso un po' di sicurezza". 

Dicevamo, Simeri e il Bari. L'attaccante napoletano non ha dimenticato il suo passato in biancorosso. Nel capoluogo pugliese ha preso casa e, in un futuro ancora lontano, metterà radici, ma non solo: a luglio sarà presente in ritiro essendo ancora a tutti gli effetti un calciatore del Bari. L'ex numero nove ripercorre la sua avventura nel capoluogo pugliese iniziata nel 2018 subito dopo il fallimento: "Sono un sentimentale. Se mi trovo bene in un posto, se la gente mi fa sentire bene me ne innamoro. A Bari è successo proprio questo: mi è letteralmente entrata nel cuore. Sono arrivato nel capoluogo pugliese nel 2018 entusiasta di vivere un'esperienza importante, perchè chi fa il mio mestiere si augura un giorno di giocare in queste piazze così prestigiose per storia e blasone", spiega l'attaccante napoletano. "Anche se eravamo in serie D, parlavamo del Bari. Al momento resta l'esperienza più importante della mia carriera".

Simeri è tornato indietro nel tempo, precisamente alla vittoria del campionato di serie D, e a quel momento in cui ha capito il reale valore della piazza: "Il ricordo più bello vissuto con la maglia del Bari, resterà senza dubbio la trasferta a Troina. Quel giorno c'erano cinquecento supporter arrivati da Bari in un posto lontanissimo e fino a quel momento sconosciuto. Quando poi tornammo a Bari, c'erano migliaia di tifosi ad applaudirci in aeroporto . Avevamo vinto appena un campionato di serie D, pensavo tra me e me, eppure erano lì per noi. Quel calore, a notte inoltrata, per me resterà il ricordo più bello".

L'attaccante napoletano ci ha detto la sua sulla sconfitta dei biancorossi a Bolzano: "Mignani difensivista? Assolutamente no, è uno a cui piace impostare. Sono partite che si giocano sui 180 minuti, quindi nulla è perduto. Quella di ieri è stata una gara particolare, così come sarà quella di ritorno. Ti stai giocando la serie A da neopromossa, è normale che vai incontro a delle difficoltà. In campionato la squadra ha dimostrato di essere forte, non avendo nulla da perdere, con calciatori importanti si è ritrovata lì. Probabilmente il fatto di avere il doppio vantaggio ha condizionato negativamente l'andamento della partita. Magari quando sei condannato a vincere approcci mentalmente in modo diverso. Io sono assolutamente fiducioso per il ritorno. Non ho avuto modo di sentire nessuno in queste ore perchè so cosa passa loro per la testa, cosa sentono e provano. Non mi va di disturbare la loro concentrazione. Li sentirò dopo venerdì, sperando di parlare dell'eventuale passaggio del turno. L'unica certezza, conoscendoli, che il loro principale pensiero in questo momento è di passare il turno".

Sezione: Esclusive / Data: Mar 30 maggio 2023 alle 14:00
Autore: Giosè Monno
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