Ai microfoni di TuttoBari l'ex attaccante biancorosso Gionatha Spinesi ha ricordato il momento più emblematico delIa sua esperienza in riva all'Adriatico: "Fare il primo gol in serie A è un'emozione. Ricordo il mio primo gol che ho fatto contro l'Udinese e che poi è stato l'ottocentesimo gol della storia del Bari. La consapevolezza di quello che hai fatto la hai sempre il giorno dopo, ricordo che ero a Roma perchè facevo il militare e lì ho avuto la consapevolezza di quello che avevo fatto".

Una parentesi anche in azzurro per Spinesi, che è salito sul tetto d'Europa con la formazione U21 nel 2000: "Con l'U21 l'emozione più grande è stata aver vinto l'Europeo. Oggi dopo vent'anni posso dire insieme ai miei compagni: ho vinto l'europeo. Il bello anche lì è stato il giorno dopo, perchè ti rendi conto di quello che sei riuscito a fare: rivivi quei momenti, i momenti belli e quelli di sacrificio che ti hanno permesso di arrivare là. Ho fatto cinque gol in otto partite, di cui uno all'Europeo, conquistandomi il posto perchè avevo davanti Comandini e Ventola. Con il sacrificio, con impegno, dedizione e fiducia nei miei mezzi sono riuscito a giocare poi, quella è la soddisfazione della soddisfazione: vinci e poi ricordi quello che hai fatto per rivincere".

Il calcio cambia ed è difficile fare un parallelismo tra le caratteristiche dell'ex biancorosso e quelle degli attaccanti del Bari di oggi, tra i quali Spinesi ne elogia uno su tutti: "Il calcio è un po' cambiato. Io ero una prima punta, stavo là e gli altri correvano, anche per me spesse volte, io cercavo di ricambiare il favore facendo gol. È evidente che nonostante l'età Mirco Antenucci sia un giocatore di riferimento, importante sotto il punto di vista dell'esperienza, della tattica dell'intelligenza e anche di realizzazione. Chiunque giochi insieme a lui ne trae beneficio".

Sezione: Esclusive / Data: Gio 18 novembre 2021 alle 13:40
Autore: Michele Tedesco
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