I Leoni indomabili (questo infatti il soprannome che caratterizza la squadra africana) hanno fame di vittorie e voglia di stupire dopo le ultime deludenti esperienze nelle competizioni internazionali. L’ultimo successo di questa nazionale risale al 2002, con la vittoria della Coppa d’Africa (la quarta del proprio Palmares), seguita dalla pessima esperienza del Mondiale dello stesso anno, nel quale i camerunensi (addirittura inseriti fra le papabili prime 4 del torneo) vengono eliminati nel girone eliminatorio, arrivando terzi dopo Germania e Irlanda. Peggio ancora riescono a fare gli uomini di A. Jorge (il C.T. dell’epoca) nel 2006, quando mancano la qualificazione a quello che sarebbe il 5°mondiale consecutivo della loro storia (clamoroso l’episodio del rigore decisivo sbagliato da Wome al 94° minuto dell’ultimo match del girone in Egitto, che suscito la rabbia dell’intera nazione e dei compagni dell’ex romanista che lo accusarono di aver volontariamente fallito il penalty), iniziando un periodo davvero nerissimo. Nelle successive Coppe d’Africa del 2006 e del 2008, i Leoni non riescono a replicare il successo del 2002 e vengono sconfitti prima a i quarti e poi in finale, non riuscendo più a conquistare un trofeo. Anche le qualificazioni ai mondiali sudafricani iniziano malissimo: prima le dimissioni di Pfister, costringono la Federazione a puntare sul ex portiere N’Kono, un simbolo della nazione dopo Italia ’90; poi l’inizio shock del girone A con Gabon, Togo e Marocco, che vede il Camerun conquistare un solo punto in 2 partite. A questo punto arriva la svolta con la panchina affidata a Le Guen, il tecnico francese del grande Lione, che con una cavalcata trionfale e puntando sullo stato di grazia di Eto’o ( autore di 9 gol nel girone), riesce a far risalire la classifica ai suoi che si qualificano al primo posto, staccando il biglietto per il Sudafrica, dove i Leoni indomabili disputeranno il 6° mondiale della loro storia. L’entusiasmo però in Camerun, è stato letteralmente affossato dalla disastrosa Coppa d’Africa del 2010, dove dopo esser stata considerata tra le favorite, la nazionale gialloverde, viene eliminata dall’ Egitto ai Quarti con una pioggia di critiche sull’allenatore, colpevole di aver schierato Etò’ò in una posizione troppo distante dalla porta avversaria. Insomma c’e’ grande attesa per l’esordio nel girone E di quella che potrebbe essere la sorpresa di questo Mondiale.
Analizziamo dunque la nazionale camerunense reparto per reparto:
DIFESA: Storicamente e verrebbe da dire geneticamente, la difesa è sempre stato il reparto più debole del Camerun, e forse di tutte le compagini africane. In squadre abituate ad un calcio sicuramente più “ fantasioso” ed offensivo è normale che la fase difensiva sia quella sicuramente più penalizzata. Basti pensare già all’estremo difensore Kameni, capace (come il suo nobilissimo predecessore N’Kono ai tempi di Italia 90) di alternare prestazioni miracolose a papere colossali come nel caso dell’ultima Coppa d’Africa. Non sembra garantire una certa solidità insomma il pacchetto difensivo, nonostante la presenza di Bandiere assolute del calcio camerunense come Rigobert Song e Geremi da anni sugli scudi e che vantano ottime esperienze a livello internazionale. Certo c’e’ da dire che anche se a livello tecnico-tattico non siamo proprio su standard altissimi, abbiamo una notevole fisicità e velocità anch’essa facente parte del DNA dei Leoni indomabili: basti pensare a giocatori come Assou Ekotto o M’Bia che hanno fatto la fortuna in questa stagione di Tottenham e Marsiglia. Insomma sembra che il rendimento di questo reparto sia un po’ una lotteria, assolutamente imprevedibile. VOTO: 6
CENTROCAMPO: Il reparto centrale del Camerun sicuramente potrà offrire un ottimo supporto a quello difensivo, vista la presenza tra i convocati di Le Guen di giocatori che fanno della quantità la loro caratteristica principale. Il Commisario Tecnico ha dovuto, a causa di un notevole ricambio generazionale, puntare su giocatori giovanissimi come Mandjeck e sopratutto il talentuoso Matip (addirittura del ’91) dai quali ci si aspetta moltissimo soprattutto dopo le stagioni brillanti dei 2 centrocampisti militanti entrambi nella Bundesliga. Le colonne nonché punti di forza della linea di metà campo camerunense sono sicuramente Song e Makoun; il primo a dispetto della giovane età è già diventato una bandiera dell’Arsenal di Wenger, ottimo nell’infrangere le manovre avversarie e nel far ripartire la squadra; il secondo , faro del Lione, un vero e proprio furetto, oltre al notevole senso della posizione è conosciuto soprattutto per le sue doti offensive, impreziosite da un senso dell’inserimento che lo ha portato anche in questa stagione (penalizzata dagli infortuni) a realizzare gol decisivi (vedi quello contro il Real Madrid in Champions). Si presenta insomma come una buona diga davanti alla difesa questo reparto, anche se sembra mancare di quella verve e di quelle doti come il talento e la fantasia che in un mondiale possono risultare decisive. VOTO: 6
ATTACCO: Indubbiamente la presenza di Samuel Eto’o fa notevolmente alzare il livello del reparto offensivo dei Leoni, e infiamma una nazione intera che rivede in lui l’eterno Milla. Sicuramente, come dimostrato dalle ultime uscite l’attaccante dell’Inter è uno che fa reparto da solo, anche se il tecnico Le Guen lo schiera quasi come trequartista alle spalle della punta vera . E questo ruolo è ricoperto da buoni giocatori che sicuramente hanno calcato i campi di mezz’Europa come Webo ( colonna del Maiorca) o Idrissou , in forza al Friburgo ma che non sembrano garantire i gol, e soprattutto il carisma e le doti tecnico- tattiche del loro più illustre collega. Certo ci vorrebbe alle spalle un centrocampo magari più propositivo, ma come su detto questo sembra avere più doti di contenimento, ed ecco perché la stella di Eto’o viene sacrificata in una posizione più arretrata. VOTO: 6,5
ALLENATORE: Non si può certo dire che Le Guen, il commissario tecnico dei Leoni non sia stato profeta in patria, visto che la sua carriera come calciatore prima ancora che allenatore lo ha portato alla vittoria di numerosi titoli nella sua Francia. Ottimo centrocampista a cavallo degli anni ‘ 80 e ’90 con il suo PSG, ha vinto tutto in patria ( 1 campionato, 3 coppe di Francia, 1 coppa di lega), e in campo internazionale vanta la vittoria di una Coppa delle coppe. Come allenatore ha riportato il Lione alla vittoria, trasformandolo in una corazzata capace di vincere 3 titoli consecutivi tra 2002 e 2006, 3 Supercoppe di Francia e 1 Coppa di Lega. Meno brillanti i suoi risultati all’estero, come l’esperienza in Scozia terminata con l’abbandono per problemi interni allo spogliatoio. Dopo una fugace apparizione, come allenatore del PSG, conclusasi malissimo visto il suo licenziamento, approda nel Luglio della scorsa stagione sulla panchina del Camerun. Come su detto risolleva la squadra portandola in trionfo con 4 vittorie su 4, 9 gol fatti e 1 subito, venendo subito indicato come l’uomo della provvidenza. Grandi attestati di stima e di fiducia per l’allenatore francese, capace al suo arrivo di un gesto ritenuto fondamentale per spronare la squadra: il passaggio della fascia di capitano dalla bandiera R. Song a Samuel Eto’o che in seguito ha trascinato i suoi verso la qualificazione. Grandi aspettative sono riposte in lui, anche se la deludente Coppa d’Africa 2010 ha già presentato non poche perplessità.
LA STELLA: Senza ombra di dubbio, la stella della squadra è sicuramente Samuel Eto’o, nonché il vero e proprio trascinatore dei Leoni indomabili. L’attaccante dell’Inter, reduce da una stagione trionfale, conclusasi con la conquista della tripletta con il suo club, e col personale record della terza Champions League della sua carriera, scalpita sulla via del Sudafrica. In perfetta sintonia con le idee del C. T. che gli affidato anche la fascia di capitano, il fortissimo attaccante ha già contribuito con i suoi gol alla qualificazione al Mondiale, e sa benissimo che un’ottima prestazione alla competizione sudafricana potrebbe valergli delle chanches per il Pallone d’oro. Insomma Etò’o è sicuramente una delle stelle più brillanti attese in questa competizione, per tecnica, dedizione, grinta e doti di trascinatore.
LISTA CONVOCATI:
Portieri: Hamidou Souleymanou (Kayserispor), Idriss Carlos Kameni (Espanyol), Guy Roland Ndy Assembe (Valenciennes), Amour Patrick Tignyemb (Bloemfontein Celtic)
Difensori: Jean Patrick Abouna Ndzana (Astres de Douala), Benoit Assou-Ekotto (Tottenham), Sebastien Bassong (Tottenham), Gaetan Bong (Valenciennes), Aurelien Chedjou (Lille), Geremi Njitap (Ankaragucu), Stephane Mbia (Marsiglia), Makadji Boukar (Al Nahdha), Nicolas Nkoulou (Monaco), Rigobert Song (Trabzonspur)
Centrocampisti: Marcel Ndjeng (Augsburg), Enoh Eyong Tarkang (Ajax), Jean II Makoun (Lione), Georges Mandjeck (Kaiserslautern), Joel Matip (Schalke 04), Patrick Mevoungou (Canon Yaounde), Landry Nguemo (Celtic), Alexandre Song (Arsenal)
Attaccanti: Vincent Aboubakar (Coton Sport de Garoua), Eric Choupo-Moting (Norimberga), Achille Emana (Betis), Samuel Eto'o (Inter), Mohamadou Idrissou (Friburgo), Rostand Dorge Kouemaha (FC Bruges), Achille Webo (Maiorca), Jacques Zoua (Basilea)
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