Il calcio in Giappone è lo sport che negli ultimi anni è cresciuto più di tutti raggiungendo livelli di popolarità esponenziali, che hanno permesso di insidiare il primato alle competizioni storiche come il baseball, il sumo o il wrestling. I calciatori giapponesi, anche grazie alle tournee dei club più forti in Giappone e alla presenza nel proprio campionato di giocatori europei e sudamericani a fine carriera, sono cresciuti notevolmente al punto tale che non ci si stupisce più di ritrovarli in blasonate squadre dei campionati più importanti del Mondo. La nazionale poi, è seguitissima soprattutto dopo la brillante performance nel Mondiale del 2002, giocato in casa, che ha visto i giocatori di casa raggiungere addirittura gli ottavi (sconfitti poi dalla Turchia arrivata poi addirittura terza) dopo le vittorie su Russia e Tunisia nel girone preliminare. Meno bene è andata nel 2006, in cui dopo essersi brillantemente qualificata la nazionale giapponese è arrivata quarta in un girone a dir poco di ferro con Brasile, Croazia e Australia. Grande attesa per la squadra di Okada alla vigilia del Mondiale Sudafricano che, sembra presagire buoni risultati vista la crescita dei giocatori asiatici, protagonisti di un buon girone di qualificazione premiato dall’accesso ai mondiali come seconda alle spalle della più quotata Australia. Qualche perplessità arriva dalla presenza nella lista dei convocati di tanti giocatori che militano nel campionato di casa che , nonostante la maturazione tattico- tecnica, presenta ancora notevoli lacune rispetto ad altri tornei.
Analizziamo dunque la nazionale nipponica reparto per reparto:
DIFESA: La nazionale giapponese presenta una situazione quantomeno singolare per quanto riguarda il suo reparto difensivo, soprattutto ora che anche il calcio è diventato uno sport assolutamente globalizzato: i 7 giocatori che ne fanno parte militano tutti nel campionato di casa. Questo ovviamente è un limite abbastanza pesante per questa compagine, vista la suddetta scarsa attitudine di questi giocatori a disputare partite di un certo livello e soprattutto a fronteggiare attaccanti di un certo spessore. Quello che preoccupa tra l’altro la critica, e che nonostante le dichiarazioni del Commissario Tecnico, ci si trovi di fronte ad una squadra abbastanza sbilanciata che ha nella difesa il suo punto debole, pur avendo in questo reparto dei buoni giocatori, anche con un certo “curriculum” che però appare limitato al campionato giapponese. VOTO: 5
CENTROCAMPO: Sicuramente è questo il reparto più affidabile dei Nipponici, vista la presenza di giocatori di indiscusso livello come Nakamura (che anche in Italia ricordiamo bene per la sua esperienza alla Reggina e al Celtic in Scozia, ora tornato in patria) che è anche la bandiera di questa squadra, e il giovane Honda centrocampista offensivo del CSKA Mosca. Da tenere sott’occhio anche Hasebe che milita nel Wolfsburg in Germania e Matsui del Grenoble. La presenza di questi giocatori “ stranieri” in questo reparto può fornire quell’equilibrio e quella dose di talento che possono rivelarsi decisivi in competizioni come il Mondiale. Anche se bisognerà che il centrocampo giapponese, si dimostri validissimo sia in fase di copertura, vista la poca garanzia offerta dalla difesa, e molto propositivo vista l’assenza in attacco di vere e proprio macchine da gol.VOTO: 6+
ATTACCO: Il reparto offensivo del Giappone è un mix di velocità e fisicità, secondo quelle che da sempre sono le caratteristiche genetiche di questa squadra. Grandi aspettative sono riposte in Morimoto l’unico tra gli attaccanti a giocare in Italia, nel Catania, che sembra anche quello più dotato dal punto di vista tecnico tattico impreziosito da un notevole fiuto del gol. Per il resto anche per questi giocatori vale il discorso fatto per i componenti degli altri reparti, anche se a differenza degli altri le punte giapponesi potrebbero essere avvantaggiate dal gioco offensivo inculcato da Okada nella squadra orientale. VOTO: 6
ALLENATORE: Takeshi Okada l’attuale C. T. del Giappone è stato un buon difensore negli anni ’80, vantando nel suo palmares una vittoria della Coppa dei Campioni asiatica, e ben 24 presenze in Nazionale. Come allenatore, vanta la vittoria di 2 campionati nipponici con lo Yokohama Merinos, e l’esperienza alla guida della sua Nazionale nel mondiale del 1998, conclusosi non felicemente per il Giappone eliminato al primo turno e battuto anche dalla Giamaica. La Federcalcio giapponese ha ripuntato su di lui nel Dicembre 2007, dopo che il suo predecessore Osim, era stato colpito da un infarto provocando qualche malumore tra i critici. Infatti lo stesso Troussier, ex allenatore dei Nipponici, ha proprio ultimamente criticato l’atteggiamento troppo spregiudicato e spavaldo di Okada, che avrebbe dichiarato di puntare addirittura alla Semifinale.
LA STELLA: Il giocatore più rappresentativo della squadra è sicuramente Shunsuke Nakamura. L’ex giocatore di Reggina e Celtic, oltre a far rivivere le gesta del celebre Nakata, ha nel suo repertorio doti tecniche non indifferenti, basti pensare ai suoi proverbiali calci di punizione. Inoltre la sua decennale esperienza, ne fa il vero faro e simbolo di questa compagine, che ha notevolmente bisogno di un leader in campo che sappia impostare la manovra e dare il la alle manovre offensive dei suoi.
LISTA CONVOCATI:
Portieri: Yoshikatsu Kawaguchi (Jubilo Iwata), Seigo Narazaki (Nagoya Grampus), Eiji Kawashima (Kawasaki Frontale).
Difensori: Yuji Nakazawa (Yokohama Marinos), Marcus Tulio Tanaka (Nagoya Grampus), Yuichi Komano (Jubilo Iwata), Daiki Iwamasa (Kashima Antlers), Yasuyuki Konno (FC Tokyo), Yuto Nagatomo (FC Tokyo), Atsuto Uchida (Kashima Antlers)
Centrocampisti: Shunsuke Nakamura (Yokohama F Marinos), Junichi Inamoto (Kawasaki Frontale), Yasuhito Endo (Gamba Osaka), Kengo Nakamura (Kawasaki Frontale), Daisuke Matsui (Grenoble), Yuki Abe (Urawa Reds) Makoto Hasebe (VfL Wolfsburg), Keisuke Honda (CSKA Mosca).
Attaccanti: Keiji Tamada (Nagoya Grampus), Yoshito Okubo (Vissel Kobe), Kishi Yano (Albirex Niigata), Shinji Okazaki (Shimizu S-Pulse), Takayuki Morimoto (Catania).
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