Si scatena una vera e propria bufera sul nome di Gaetano D'Agostino. Sul centrocampista in forza all'Udinese, e alla Nazionale azzurra, è emersa l'ombra della mafia siciliana.
Durante il processo a Marcello Dell'Utri, già condannato in primo grado per concorso in associazione mafiosa, il nome dell'ex barese è stato accostato ai fratelli Graviano, che avrebbero dovuto caldeggiare la candidatura del ragazzo in un provino per il Milan. Nessun riscontro penale per il giocatore, il cui nome era già stato accostato alla mafia, per motivi di parentela. Il responsabile del settore giovanile rossonero, Francesco Zagatti, ha confermato: "Il padre di D'Agostino e i fratelli Graviano si recarono effettivamente a MIlano, dove furono poi arrestati." Inequivocabile, secondo la procura di Palermo le dichiarazioni del responsabile milanista. Tuttavia Dell'Utri smentisce: " È assurdo pensare che il giocatore Gaetano D'Agostino mi possa essere stato segnalato dai fratelli Graviano, persone che non conosco e con le quali non ho mai avuto rapporti di nessun tipo. Ancora una volta alla mancanza di validi elementi di prova si è cercato di supplire con il sostegno di una fervida e falsa immaginazione". In qualunque caso il MIlan decise di non tesserae il giovane D'Agostino, la cui carriera ha preso strade diverse.
 

Sezione: Gli ex / Data: Ven 09 ottobre 2009 alle 19:04
Autore: Luigi Risucci
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