L'ultimo arrivo in casa Bari corrisponde al profilo di Christian Gytkjaer, roccioso attaccante ex Venezia di origine danese. Il classe 90', però, non è l'unico giocatore né il primo attaccante scandinavo a vestire la maglia del Bari. Vediamo quali sono gli altri.

I due attaccanti più significativi provenienti dal Nord Europa, nella storia dei galletti, sono sicuramente Kennet Andersson e Yksel Osmanovski. Il primo, attaccante dalle grandi leve e imbattibile nel gioco aereo, arriva a Bari nel 1995, dopo aver fatto faville nel mondiale di Usa 94' e aver conquistato un incredibile terzo posto con la sua Svezia. Andersson si trova a meraviglia con Protti e Masinga, segnando addirittura 12 reti in 33 presenze e aiutando Igor a conquistare il titolo di capocannoniere. Nonostante questa straordinaria coppia, il Bari retrocede e i galletti salutano il loro gigante dopo una sola stagione. L'ex Caen passa al Bologna dove ritroverà, nel 1998, il suo grande amico Ingesson, indimenticato capitano del Bari.

"Il principe del ricamo", questo il soprannome di Osmanovski, ha giocato in Puglia dal 1998 al 2001, realizzando 14 reti, di cui alcune memorabili al Milan, vedasi il 2-2 a San Siro nel 98-99, con entrambi i gol siglati dallo svedese. Ha concesso il bis, l'anno successivo, segnando un'altra rete ai rossoneri, nell'1-1 interno al San Nicola .Tre stagioni per lui, 85 presenze, 14 reti e dribbling assolutamente ubriacanti e un tocco di palla da grande giocatore.

Ci sono altri due giocatori offensivi, scandinavi, che sono passati da Bari e non hanno propriamente lasciato il segno. Stiamo parlando di Marcus Allback e Erik Huseklepp. Il primo ha giocato a Bari nella stagione 1997-98, collezionando 16 presenze e non trovando nessuna rete. Lo svedese doveva, teoricamente, prendere il posto di Andersson ma i risultati sono stati disastrosi. Huseklepp, esterno offensivo, arriva a Bari nel gennaio 2011. Per lui 14 presenze e due reti, di cui una inutile nella sconfitta interna con la Roma, e la seconda, all'ultima di campionato, in un Bologna-Bari 0-4, utile solo ai fini delle statistiche, data la stagione terribile dei galletti conclusasi con la retrocessione. Dopo quei sei mesi il norvegese farà le valigie per andare in Inghilterra.

Ora il testimone passa a Gytkjaer, che dovrà essere bravo a ricalcare gli esempi positivi dei suoi predecessori scandinavi e dimostrare di poter continuare a tener vivo quel particolare legame che vede uniti Bari e il Nord Europa.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 13 luglio 2025 alle 20:30
Autore: Armando Ruggiero
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