“Anno nuovo, stessi vizi”: è il tormentone che ha accompagnato le ore successive alla partita di Ascoli. Il Bari gioca, segna e convince, salvo poi sperperare tutto nel secondo tempo. Il rientro a casa ha quindi il sapore amaro della rimonta subita e dell’ennesimo pareggio stagionale. Delusione acuita anche dall’illusione di un possibile aggancio alla zona playoff.

A fine primo tempo, infatti, con il doppio vantaggio e l’inerzia della gara dalla propria parte, i biancorossi si trovavano a quota 29 punti in classifica, al pari del Brescia ottavo. Suggestione, però, solo accarezzata, per poi ricadere in vecchi incubi. Il Bari del secondo tempo sembra svuotarsi di motivazione fino a lasciare il pallino del gioco agli avversari. Dopo il calcio di rigore, infatti, la pellicola sembrava assumere una trama già vista nella sciagurata stagione dei galletti. Il 2-2 finale non è altro che la naturale conseguenza dell’ennesimo harakiri biancorosso.

Le contromosse al cambio tattico dell’Ascoli sono risultate nulle e/o inefficaci. La squadra ha progressivamente abbassato baricentro e ritmo e, i cambi di Marino, non hanno coadiuvato la causa. Il risultato finale è il solito valzer del Bari: pochi passi in avanti, seguiti da altrettanti arretramenti.

La prestazione del primo tempo aveva dato l’impressione di poter far proseguire la strada intrapresa dopo la vittoria casalinga con la Ternana. Ma per un solo balzo in avanti, i galletti ne hanno compiuti il doppio all’indietro. Il calo a partita in corso è una manovra in retromarcia e, contestualmente, la caduta in classifica accentua la momentanea ma perpetua distanza dall'obiettivo minimo.

Sezione: In Primo Piano / Data: Lun 22 gennaio 2024 alle 21:00
Autore: Luigi Arbore
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