Un altro pareggio, un altro punto conquistato. Pareggio che, rispetto agli altri (arrivati con qualche perplessità e rimpianto di troppo), questa volta ha un sapore più dolce. Questo, arrivato a reti inviolate contro lo Spezia, seconda forza del campionato, testimonia la forza della squadra di Longo, capace di contenere le ambizioni di una formazione ben organizzata e fisicamente imponente. Il Bari sta dimostrando di potersela giocare con tutti, con Longo che ieri ha deciso di schierare una formazione prettamente impostata verso la difesa: "Oggi la partita è stata diversa per scelta. Andare in parità numerica, con la loro forza, ci avrebbe messo in difficoltà. Abbiamo scelto di tenere un uomo in più dietro e uno in meno in pressione”, queste sono state infatti le parole del mister per RadioBari alla fine della partita.
Scelta d’intelligenza quella del mister, considerando la potenza degli avversari e la loro fisicità. Al Picco i biancorossi sono riusciti nell’intento di blindare la porta, mettendo in mostra una solidità difensiva che sta diventando il marchio di fabbrica della squadra di Longo. Ma, se il reparto arretrato continua ad offrire ottime prestazioni, lo stesso non si può dire per l'attacco. Schierata titolare la coppia Favilli-Lasagna, questa non è riuscita a incidere: faticava a trovare soluzioni offensive degne di nota, lasciando il possesso agli avversari. E anche l'ingresso di Novakovich (causa infortunio di Favilli) non ha cambiato le sorti della partita. È lo statunitense, in particolare, a sprecare una ghiotta occasione per sbloccare il risultato, peccando di egoismo.
I numeri parlano chiaro: solo quattro degli undici gol segnati dal Bari portano la firma degli attaccanti, segno di una fase offensiva ancora troppo sterile. La squadra, infatti, vive di rendimenti altalenanti nel reparto avanzato e fa affidamento sui gol dei centrocampisti e dei difensori. Un dato che, se da un lato sottolinea la duttilità della rosa, dall'altro evidenzia la necessità di trovare maggiore continuità in zona gol.
Otto risultati utili consecutivi sono un bottino di rispetto, ma il Bari non può e non deve accontentarsi. La squadra ha le potenzialità per puntare in alto, ma deve trovare la quadra in attacco per concretizzare le ambizioni. Longo dovrà lavorare per trovare la giusta formula, cercando di sbloccare i suoi attaccanti e di renderli più incisivi sotto porta. Per puntare alle zone nobili della classifica la squadra dovrà necessariamente migliorare la fase offensiva, cercando di trovare il giusto equilibrio per tornare a vincere.
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