In fase di programmazione della stagione 2022/23 la presenza di Valerio Di Cesare non era così scontata. Il motivo? Un rinnovo sotto la lente d’ingrandimento e frutto di riflessioni a causa dalla sua età, ben 39 anni. L’accordo è stato poi sottoscritto senza eccessive discussioni con la società, anche per la volontà del ds Polito che lo ha sempre ritenuto fondamentale nelle dinamiche di spogliatoio.

Il capitano non si è però limitato ad un ruolo di leadership fuori dal terreno di gioco, affermandosi rapidamente come il punto di riferimento dell'intero reparto. In questo avvio di stagione, infatti, il Bari ha dimostrato di non poter fare a meno del suo capitano. Quasi sempre il migliore della linea difensiva e supportato da una condizione fisica veramente brillante tanto da tenere testa agli attaccanti avversari con estrema efficacia ed attenzione soprattutto in fase di marcatura.

Molto bene l'intesa con i compagni, sia nella navigata parternship con Terranova che insieme a Vicari, proprio nella recente vittoria di Cagliari (probabilmente la miglior partita di Di Cesare). Segnali positivi per un pacchetto arretrato che attende ancora l’inserimento di Zuzek, pezzo pregiato del mercato. La stabilità garantita dal capitano sta così permettendo alla squadra di poter proseguire su questa strada senza forzature.

Negli occhi del capitano c’è, inoltre, una luce ritrovata, capace di smentire tutti i pensieri di sfiducia e che non lo consideravano come un elemento indispensabile alla causa, soprattutto dopo il grave infortunio al ginocchio dello scorso anno. Al contrario il ritorno in Serie B ha riportato una grande dose di motivazioni, rispecchiata non solo dal suo contributo in termini di prestazioni ma soprattutto sotto il profilo agonistico, il primo a lottare, a sacrificarsi e autentico scudo dei compagni nei rapporti con avversari e arbitri. 

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 21 settembre 2022 alle 07:00
Autore: Gianmaria De Candia
vedi letture
Print