Serio in campo, riservato fuori. Sheriff Kassama non è uno da riflettori, ma dietro la sua calma apparente si nascondono episodi curiosi, abitudini particolari e qualche chicca che merita di essere raccontata. Dai modelli a cui si ispira alle gaffe che fanno sorridere lo spogliatoio, ecco alcune cose da sapere sul nuovo volto della difesa biancorossa.

HA UN NOME DA SCERIFFO, MA È TIMIDISSIMO - Con un nome come Sheriff, ti aspetteresti un leader carismatico che alza la voce, guida lo spogliatoio e impone la legge in campo. Invece, chi lo conosce bene sa che è l’esatto opposto: riservato, educatissimo, quasi timido..

QUEL SIPARIETTO CON FONTANA - Durante una puntata del format “Dentro il Trento”, Kassama e il compagno Davide Fontana si sono punzecchiati a vicenda su chi fosse il più stiloso della squadra. Una battuta spontanea ha fatto esplodere le risate e da quel giorno lo scambio è diventato un tormentone nello spogliatoio.

HA INIZIATO TARDI, MA CON LE PERSONE GIUSTE -  Kassama non è uno di quei bambini col pallone tra i piedi a tre anni. Ha cominciato “tardi”, a nove anni, con il San Vittore. Ma nel suo percorso ha trovato subito le persone giuste: tra i primi a credere in lui c’è Massimo Agnello, seguito da Manuele Polloni e soprattutto Mauro Cappellaro, un allenatore che – parole sue – “ha formato tutti quelli che poi sono arrivati tra i professionisti”.

I SUOI MODELLI -  Quando gli chiedono da chi ha imparato di più, Kassama non ha dubbi: Pablo Marí è il primo nome che cita. Ma nella sua “formazione da difensore” ci sono anche altri riferimenti interessanti come Armando Izzo, Andrea Carboni e Luca Caldirola.

IL DIFENSORE CHE NON AMA DIFENDERE… SU INSTAGRAM - In campo è tutto chiusure, contrasti e fisicità. Ma sui social sembra un’altra persona: posta raramente contenuti calcistici. Preferisce selfie rilassati, tramonti, frasi motivazionali e look streetwear.

Sezione: In Primo Piano / Data: Dom 13 luglio 2025 alle 17:30
Autore: Lorenzo D'Agostino
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