Francesco Flachi ha parlato ai microfoni di TuttoBari e ha raccontato la sua prima esperienza lontano da Firenze, proprio in quel di Bari, breve ma intensa. "È stata la mia prima volta in un’altra città, ero giovane, ma ho vissuto una grande esperienza calcistica. In quella squadra c’erano tanti giocatori forti: Sergio Volpi, Alberto Fontana… E poi è stato bello ritrovarli da avversari più avanti nella carriera. Ma il ricordo più grande resta la promozione: un campionato difficile all’inizio, ma poi siamo venuti fuori come uomini, prima ancora che come calciatori. C’era un gruppo bellissimo e soprattutto avevamo un grande allenatore, con tanto carisma e carattere. Se siamo andati in Serie A, ce lo siamo meritati tutto".

Certo, un piccolo rimpianto resta. "Mi dispiace forse per non aver reso quanto speravo. Le attese erano alte, anche da parte mia, ma sono stato benissimo. Bari mi ha dato tanto, era un ambiente sano, accogliente. Ero abituato a mangiare sette e mezza di sera, i baresi alle undici… c’erano queste piccole differenze che facevano sorridere. E anche dopo, negli anni, la città è cresciuta tantissimo. Ancora oggi, nonostante siano passati quasi trent’anni, quando i tifosi del Bari vengono a Genova per la Sampdoria è un piacere rivederli. C’è un gemellaggio con la tifoseria, e questo ha migliorato ancora di più il rapporto con loro".

Quando gli si chiede che messaggio vuole lasciare ai tifosi del Bari, Flachi non ha dubbi. "È stato un piacere, anche se magari non ho dato tutto quello che potevo. Ma li ringrazio, perché mi hanno sempre sostenuto, anche quando li ho affrontati da avversario con l’Empoli. E quando vengono a Genova mi trattano sempre benissimo. Li abbraccio tutti, uno per uno. Bari resta nel cuore".

Sezione: In Primo Piano / Data: Mer 18 giugno 2025 alle 22:30
Autore: Enrico Scoccimarro
vedi letture
Print