Ruben Botta, arrivato quest’estate a Bari, ha da subito dimostrato di avere colpi decisamente importanti per la Lega Pro, e le sue statistiche, in questa prima parte di stagione, parlano chiaro, con i 4 gol ed i 7 assist messi insieme in una ventina di presenze in biancorosso. A parlare a nome del trequartista, che compirà 32 anni a fine gennaio, c’è anche la sua carriera.

Prodotto del vivaio del Boca Juniors, il funambolo argentino arrivò in Italia, preso dall’Inter, quand’era reduce da un intervento ai legamenti del ginocchio, dopo un quadriennio in patria, al Tigre. Dopo aver svolto il ritiro estivo, nel 2013, con i nerazzurri, allora allenati da Walter Mazzarri, finì in prestito al Livorno, senza mai giocare, nel primo semestre di quella stagione. Inutilizzato, a gennaio 2014 rientrò nei ranghi dei milanesi.

Il suo esordio ufficiale nel calcio italiano si ebbe, dunque, il 9 gennaio di quell'anno, quando i meneghini vennero estromessi dalla Coppa Italia dall’Udinese, perdendo 1-0 in Friuli con gol di Maicosuel. Per Botta, di lì in poi, sarebbero arrivate dieci presenze in quel campionato con la maglia nerazzurra, una sola delle quali da titolare e senza particolari acuti.

L’Inter, comunque, con in organico gente come Milito, Handanovic, Cambiasso, Samuel e Javier Zanetti, chiuse quell’annata al quinto posto in graduatoria, guadagnandosi l’accesso alla successiva edizione dell’Europa League.

Nella prima gara dei playoff per accedere alla fase a gruppi della competizione, il 20 agosto 2014 in trasferta contro gli islandesi dello Stjarnan, arrivò la maggior soddisfazione per Botta nella sua breve parentesi interista: una maglia da titolare accanto a Mauro Icardi, con la vittoria dei suoi per 3-0.

Poi, con uno score complessivo nell’Inter di 12 apparizioni senza reti, per il fantasista arrivò il prestito al Chievo, con una ventina di presenze e la salvezza in A. Poi il passaggio al Pachuca, in Messico, e la vittoria del massimo campionato locale nel 2016 e della Champions-Concacaf l’anno seguente (in squadra anche Hirving Lozano, ora al Napoli).

Botta partecipò alla fase a gironi di quest’ultimo trofeo, segnando anche un paio di reti, ma il trionfo in finale arrivò quando il giocatore era già rientrato in Argentina, al S. Lorenzo.  Nel 2019 il passaggio al Defensa y Justicia, poi il ritorno in Italia, con l’esperienza, l’anno scorso, alla Sambenedettese, con 8 reti in 24 gare. Ora, il compito di riportare il Bari in B.    

Sezione: In Primo Piano / Data: Gio 20 gennaio 2022 alle 12:00
Autore: Giovanni Gaudenzi
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