Ingesson, capitano coraggioso. E Bari ha trovato il suo erede

Se ne andava quattro anni fa Klas Ingesson, storico centrocampista e capitano del Bari. In Puglia, lo svedese ha vissuto tre stagioni, dal 1995 al 1998, caratterizzate 94 presenze e 11 reti. Scolpiti nella mente dei tifosi sono le prestazioni superbe sotto la guida di Eugenio Fascetti, la capacità di essere trascinatore nei momenti più difficili e le reti pesanti, decisive, tra cui quelle segnate nei derby contro il Lecce (ben quattro in altrettanti incontri).

E forse non è un caso se quattro anni dopo, Bari ha ri-trovato un beniamino del calibro del gigante buono scandinavo. Non viene da molto lontano, è italianissimo, con i tifosi baresi è stato subito amore a prima vista: Ciccio Brienza ,rivoluto a furor di popolo, ha accettato la serie D con il piglio del ragazzino nonostante i quasi quarant'anni. Il fantasista è uscito ieri dal campo mentre il pubblico del San Nicola gli tributava una meritata standing ovation.

Quella fascia di capitano, indossata anche da chi non l’avrebbe mai meritata negli ultimi anni, è il simbolo di un ideale passaggio di consegne tra uomini che hanno scritto della storia del calcio a Bari. Calciatori differenti, personalità identiche: Klas Ingesson e Franco Brienza. Capitani veri, leader indiscussi.